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Tre in 20’, quattro in tutto

Spettacola­re cavalcata del Chiasso che al 22’ era già sul 3-0. Doppietta di Josipovic e reti di Urbano e Farrugia.

- Di Emiliano Rossi

«Li abbiamo asfaltati». Si esalta, nel finale, Bruno Martignoni. Ripercorri­amo la cronaca. 4’: Rey per Ceesay, cross per Josipovic solo in area che fredda il portiere. 15’: lancio pennellato di Urbano per Farrugia che da solo davanti a Tahiraj raddoppia. 22’: punizione di Abedini per il tapin vincente dello stesso Urbano. Inizio ripresa: traversa di Farrugia, qualche minuto dopo combinazio­ne tra Farrugia e Belometti, assist perfetto per Josipovic che sigla la doppietta. «Sono felice per lui, è arrivato in punta di piedi e ha mostrato subito il suo valore ma non trovava la porta, ora si è sbloccato», lo loda il difensore.

Qualche minuto di… pausa

Parole al miele anche dal tecnico Abascal Perez: «Il suo lavoro è molto importante per la squadra. Ogni volta mi diceva che da attaccante gli mancava il gol. Io ripetevo che il lavoro avrebbe pagato». In mezzo alle note di cronaca, venti minuti di primo tempo in cui, in vantaggio 3-0, i rossoblù hanno abbassato il ritmo, addormenta­ndo una partita che il Wohlen non è stato in grado di giocare, calciando pochissimo in porta. Venti minuti che non sono piaciuti allo spagnolo, che è un perfezioni­sta. «Abbiamo incassato più volte dei gol negli ultimi minuti e questo deve renderci attenti a non concedere spezzoni di partita all’avversario. Sono ragazzi intelligen­ti. Nella pausa ci hanno pensato loro a tornare in campo nel modo migliore».

‘Nel secondo tempo abbiamo fatto anche meglio rispetto al primo, meritavamo altri gol’

Belometti aggiunge che «era la prima volta che ci trovavamo sopra di tre reti nel primo tempo, una situazione nuova. Nel secondo tempo a mio giudizio abbiamo fatto ancora meglio e meritavamo più reti rispetto all’unica che abbiamo trovato». È un Chiasso meraviglia, qualcuno dalla tribuna grida “Barcellona”. Per l’allenatore, il segreto è il lavoro quotidiano. E c’è anche il cambio di modulo, «un 4-4-2 che ci permette di avere più spazi occupati in campo e di fare in modo

che più che noi, sia la palla a correre», precisa Martignoni. Ceesay gioca a centrocamp­o. Come è venuta l’idea al mister? «Non guardo al ruolo che un calciatore ricopre di solito. Cerco semmai di capire se riesce a padroneggi­are determinat­i movimenti.

Per me lui sa giocare dentro e fuori, e sa dare profondità. Certo, arriva un po’ meno lucido davanti alla porta», spiega Abascal Perez. Infatti, si è visto un giocatore meno concreto negli ultimi metri. In lucidità guadagna però tutto il Chiasso, che segna sempre subito, e riesce a mettere la partita, da un po’ di settimane a questa parte, sui binari giusti sin dalle prime battute. Contro il Wohlen tutto è girato alla perfezione. E il Riva IV si è sentito un po’ il Camp Nou.

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TI-PRESS/PUTZU Prova di forza dei rossoblù, saliti a quota 20 punti

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