Diritti del bambino: una rivoluzione copernicana in cerca di riconoscimento
Grandi progressi sono stati fatti da quando la Convenzione internazionale sui diritti del bambino (Cidb) è stata approvata il 20.11.1989 dall’Assemblea generale dell’Onu. La Svizzera l’ha ratificata nel 1997. Si tratta del più importante trattato per la tutela dei diritti del bambino, che è definito come una persona (0-18 anni) alla quale si riconoscono diritti economici, culturali, sociali, civili e politici. Ciò che è cambiato da allora è soprattutto lo sguardo verso l’infanzia; la Cidb sancisce che ogni bambino, già dalla nascita, è titolare di diritti e non un oggetto della nostra carità. Si è trattato di una sorta di “rivoluzione copernicana”, poiché oltre ai vari diritti di protezione, gli si riconoscono diritti e libertà civili e di partecipazione. Globalmente, si può dire che le cure per la salute, l’educazione e la protezione hanno fatto passi da gigante. Tuttavia, resta ancora un lavoro titanico da fare per l’eliminazione delle peggiori forme di sfruttamento. La Cidb è rispettata ovunque, ma a gradi diversi, malgrado la sua valenza giuridica, che impone obblighi molto chiari agli Stati. Non è, quindi, una semplice “dichiarazione” di buona volontà. Questa è la grande sfida culturale della Cidb, anche in Svizzera, se pensiamo per es. alla partecipazione giovanile o alla presa a carico dei minorenni non accompagnati. L’essenza della Cidb è la volontà (...) Segue a pagina 22