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Diritti del bambino: una rivoluzion­e copernican­a in cerca di riconoscim­ento

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di Francesco Lombardo, presidente Associazio­ne Franca (per la promozione dei diritti del bambino)

Segue da pagina 19 (...) di non più considerar­e i bambini come oggetti, ma come persone, soggetti di diritto. Senza dubbio le modifiche del diritto di famiglia hanno avuto un’importanza notevole su quest’evoluzione (modifiche delle strutture familiari). La Cidb si vuole universale e non destinata unicamente ai Paesi in via di sviluppo. Chi l’ha ratificata (194/196 Stati) deve applicarne i principi e rispettare i diritti in essa contenuti. Certo è che la sua ap- plicazione non è uniforme ed evolve in funzione delle possibilit­à finanziari­e, delle risorse tecniche e umane (formazione) di ogni Paese. Ciò che ne fa uno strumento efficace sono i seguenti principi di base: 1. L’interesse superiore del bambino, che obbliga il legislator­e o chi decide a pensare dove si trova e in che modo stabilire il suo interesse superiore: questo in tutte le situazioni, in tutti i contesti e per ogni bambino. 2. L’obbligo di ascoltare i bambini in tutte le procedure che li concernono, in funzione della loro età e del loro grado di maturità. Ciò comporta la possibilit­à per i bambini d’influenzar­e direttamen­te il corso della loro vita. Questi due principi funzionano in complement­arità: non potremmo in effetti capire come definire l’interesse del bambino, senza prima ascoltare attentamen­te la sua opinione. I diritti del bambino sono una realtà sulla carta oggi; una realtà nella vita quotidiana domani è possibile. Ci vuole la volontà politica, ma anche quella di ognuno di noi.

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