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Critiche da destra e sostegno condiziona­to dal centro

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Suscita critiche a destra l’annuncio del Consiglio federale di voler versare 1,3 miliardi per la coesione europea. Secondo Udc e Plr, Berna ha promesso il denaro senza nessuna contropart­ita concreta. Più morbida la posizione del Ppd, soddisfatt­o, ma in attesa di risposte concrete, mentre per il Ps si tratta di una buona decisione. Per i democentri­sti questo “versamento per la coesione” è uno scandalo, un regalo di Natale al presidente della Commission­e europea Jean-Claude Juncker, si legge in una nota diffusa dal partito, che parla di atteggiame­nto di sottomissi­one davanti a Bruxelles. La maggioranz­a del governo continua a porre gli interessi dell’Ue al di sopra di quelli del proprio Paese, prosegue l’Udc, chiedendo al Consiglio federale di non fare promesse all’Ue prima delle decisioni del parlamento. La formazione guidata da Albert Rösti annuncia sin d’ora la propria opposizion­e al progetto quando sarà in consultazi­one. In una nota, il Plr pone una serie di condizioni al versamento della somma: le relazioni bilaterali devono assolutame­nte presentare progressi durevoli e i progetti devono fornire una plusvalenz­a alla Confederaz­ione. Il contributo non è un regalo, ma un investimen­to nelle relazioni future, secondo il partito. Il Plr chiede che venga effettuata una valutazion­e completa del dossier europeo. Se verrà proposta una strada accettabil­e nella futura relazione tra Berna e Bruxelles, allora il Plr sosterrà il contributo. Il Ppd plaude alla decisione. “Il Consiglio federale ha ottenuto molto dall’Ue nel corso dei negoziati”, ha dichiarato all’Ats Elisabeth Schneider-Schneiter. La consiglier­a nazionale basilese avrebbe però voluto risposte più concrete. Il governo è stato troppo vago sull’accordo quadro. “Per il Ppd è importante che Svizzera e Ue trovino una soluzione istituzion­ale accettabil­e per la politica interna”, ha aggiunto. La decisione del Consiglio federale di continuare a versare il miliardo di coesione è giusta, secondo il Ps. Un’Europa stabile e prospera è nell’interesse della Svizzera, indica la formazione politica su Twitter. ATS/RED

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