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L’Unhcr: molti meno arrivi via mare dalla Libia Tunisia, Algeria e Turchia nuovi trampolini

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Roma – Cambiano le rotte di migranti e rifugiati verso l’Europa. In particolar­e, secondo un rapporto diffuso ieri dall’Unhcr, il numero delle persone che hanno attraversa­to il Mediterran­eo dalla Libia all’Italia è in forte calo: 21’700 persone sono arrivate tra luglio e settembre, mai così poche negli ultimi quattro anni per lo stesso periodo di riferiment­o. Ma nel corso del terzo quadrimest­re dell’anno è fortemente aumentato il numero di migranti arrivati sulle coste italiane partendo dalla Tunisia, dalla Turchia e dall’Algeria. La maggior parte degli arrivi in Europa lungo la rotta del Mediterran­eo, spiega inoltre il rapporto dell’agenzia Onu, sono costituti da siriani, marocchini e nigeriani. “Nei mesi scorsi la rotta via mare verso la Grecia ha guadagnato popolarità, gli arrivi via mare in Italia sono diminuiti e abbiamo assistito ad una crescente diversific­azione dei viaggi intrapresi da migranti e rifugiati per raggiunger­e l’Europa”, riferisce Pascale Moreau, direttrice dell’Ufficio per l’Europa dell’Unhcr. La Spagna ha visto un aumento del 90% degli arrivi via terra e via mare nel terzo quadrimest­re del 2017, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La maggior parte di questi (7’700 persone) proviene da Marocco, Costa d’Avorio e Guinea, ma gli arrivi via terra sono costituiti per la maggior parte da siriani. Il rapporto evidenzia inoltre la ripresa, quest’estate, degli arrivi in Romania dalla Turchia, attraverso il Mar Nero (per la prima volta dal febbraio 2015) così come un massiccio aumento degli arrivi a Cipro. ANSA

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