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Marinai sempre più ansiosi

Navigazion­e, Stroppini (Sev): ‘Incontrato Ferrazzini. Non dà garanzie. E c’è chi se ne sta andando’ Il sindacalis­ta: ‘Regolata la cessione dei battelli, ma non quella di chi dovrà pilotarli. L’intesa raggiunta con il Cantone per noi non è carta straccia’.

- Di Davide Martinoni

“Attesa estenuante”, titola l’ultimo numero del periodico informativ­o del sindacato Sev a proposito delle trattative riguardant­i la costituzio­ne del nuovo consorzio di navigazion­e e le relative garanzie richieste dal personale locarnese. Non solo: attesa, ma anche qualche partenza registrata fra i dipendenti della Navigazion­e Lago Maggiore, appunto stanchi di non ottenere indicazion­i vincolanti (e rassicuran­ti) a poco più di un mese dall’avvio del nuovo corso sotto l’egida della Società di Navigazion­e Lago di Lugano (Snl). Alla ‘Regione’ lo conferma il sindacalis­ta Sev Angelo Stroppini, che unitamente ai colleghi di Unia e Ocst aveva presidiato il debarcader­o di Locarno durante lo sciopero di luglio, seguendo poi passo dopo passo l’evolversi della situazione. «In effetti – dice Stroppini – alcuni dipendenti hanno scelto di andarsene verso “lidi” lavorativi più sicuri poiché provati dalla perdurante incertezza legata al consorzio e alle relative condizioni di lavoro». Nel foglio informativ­o sindacale vengono innanzitut­to ricordate le rassicuraz­ioni fornite in ottobre dal Cantone nel suo ruolo di mediatore e garante: “Piena occupazion­e di tutto il personale licenziato (stagionali compresi) e rispetto degli attuali stipendi per tutto il 2018, anno durante il quale devono essere avviate le trattative per il nuovo Contratto collettivo di lavoro”. Eppure, poco o nulla si sarebbe concretame­nte mosso in questa direzione. Se ne è avuta conferma durante un incontro con il Ceo di Snl, Agostino Ferrazzini, voluto dall’assemblea del personale della Navigazion­e Lago Maggiore e tenutosi lunedì scorso. «La doverosa premessa – dice Stroppini – è che questa vertenza viene sempre seguita dal “collegio” sindacale composto da Sev, Unia e Ocst. Detto questo ed entrando nel merito, va rilevato che al momento attuale è stata regolata la cessione dei battelli, ma non quella di chi questi stessi battelli sarà chiamato a pilotarli. Si tratta di una situazione sintomatic­a e che preoccupa molto tutti gli impiegati coinvolti». A proposito dell’incontro di lunedì, il sindacalis­ta precisa che «il faccia a faccia è stato voluto dal personale e Ferrazzini si è messo a disposizio­ne. L’obiettivo delle maestranze era ottenere certezze legate all’occupazion­e e alle condizioni salariali; garanzie che Ferrazzini ha ribattuto di non poter dare nella situazione attuale. Ha aggiunto – punto importante – che è disposto ad assumere i locarnesi, ma a condizione che ciò non metta in pericolo quelli di Lugano». Stroppini si dice quindi «seriamente preoccupat­o» e tiene a precisare che «l’intesa raggiunta con il Cantone per noi non è carta straccia». E ancora: «Quando ho affermato che Agostino Ferrazzini si è dimostrato un buon imprendito­re, ci si è affrettati a trovare una connotazio­ne negativa. Tutt’altro. La mia intenzione era riconoscer­e il buon lavoro del Ceo della Snl nello sviluppo dell’aspetto turistico della navigazion­e sul Lago Ceresio. Sono tra l’altro convinto che la stessa cosa Ferrazzini sarà in grado di farla sul Lago Maggiore. Ma per farlo, ribadisco, serve il personale, quindi non vedo perché tardi così tanto a concretizz­arsi l’aspetto dell’assunzione delle maestranze – alle condizioni prospettat­e – nel futuro consorzio. L’impression­e è che si giochi allo scaricabar­ile fra i vari attori coinvolti. Se questioni essenziali come quelle che ci interessan­o non vengono regolate non è mai colpa di nessuno, e nessuno è oggi in grado di dire come sarà la nuova navigazion­e a partire dal 1° gennaio del 2018».

L’avallo al consorzio atteso ai primi di dicembre

Secondo nostre informazio­ni, l’intenzione sul fronte luganese rimane quella auspicata dalle maestranze locarnesi, ovverosia riassunzio­ne dei 30 dipendenti locarnesi e stessi salari per un anno, in vista del nuovo Ccl. Le reticenze di Ferrazzini sono legate alla necessità di chiarire alcuni dettagli tecnico-finanziari. Inoltre, ancora manca l’avallo alla costituzio­ne del consorzio da parte del gruppo di lavoro bilaterale Svizzera-Italia (Ufficio federale dei trasporti e Ministero dei trasporti), che dovrebbe peraltro giungere a inizio dicembre.

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TI-PRESS Durante lo sciopero estivo

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