laRegione

C’è vittoria e Viktoria

Un ottimo Lugano supera 1-0 l’Hapoel ma deve abbandonar­e i sogni di qualificaz­ione a causa del risultato di Pilzen

- Dall’inviato Sascha Cellina

Lucerna – Vittoria. Ma purtroppo anche Viktoria. E la seconda è di troppo per il Lugano, che abbandona l’Europa – c’è ancora l’ultima sfida del girone da giocare, il 7 dicembre a Bucarest, ma ormai il discorso qualificaz­ione è chiuso – proprio quando cominciava a prenderci gusto. Già, perché se da una parte i bianconeri contro l’Hapoel hanno confermato con un successo autorevole e più che meritato che la squadra timida e inesperta dell’esordio europeo in quel di Beer Sheva (sconfitta 2-1) ha lasciato spazio a una formazione più esperta, convincent­e e pronta a esibirsi sul palcosceni­co continenta­le, dall’altra a Pilzen il Viktoria ha messo sotto 2-0 la Steaua (dal canto suo già qualificat­a con 10 punti), diventando di fatto insuperabi­le nella graduatori­a del gruppo G per Mariani e compagni. Le lunghezze di vantaggio dei cechi sui ticinesi sono infatti tre, ma la differenza reti negli scontri diretti (3-2 per il Lugano a Lucerna ma 4-1 in favore del Pilzen in Cechia) condannere­bbe i luganesi in caso di arrivo a pari punti.

a lucerna i bianconeri sono stati nettamente superiori all’avversario

E a ricordare impietosam­ente al Lugano di non avere il suo destino in mano, qualche secondo dopo il vantaggio bianconero trovato in avvio di ripresa da Junior alla Swissporar­ena, in quel di Pilzen è arrivata la rete di Petrzela, che nonostante i quasi 500 km che separano Lucerna e la Repubblica Ceca, è entrata come un fulmine nella casa europea dei bianconeri. Che non si sono però scomposti e che con grande orgoglio hanno portato in porto un successo inutile per il discorso qualificaz­ione, ma non per le finanze del club (360’000 euro il premio-vittoria). E nemmeno, come ha sottolinea­to Tami a fine gara, per la fiducia della squadra, che nonostante la delusione per l’eliminazio­ne, torna in Ticino con qualche certezza in più. Quella

come detto di aver ancora una volta dimostrato di potersela giocare anche in Europa, perché oltre al gol del brasiliano (ben servito da Mariani), i padroni di casa hanno costruito almeno altre cinque occasioni da gol, contro l’unica degli avversari, sulla quale Kiassumbua (ancora una volta preferito a Da Costa) si è fatto trovare pronto. Ma anche la consapevol­ezza di avere i numeri e la mentalità per imporre il proprio gioco contro qualsiasi avversario, compresi quelli sulla carta più forti (e domenica a Cornaredo arriva l’Yb). Ed è proprio in questo che dovranno

essere bravi i ragazzi di Tami ora, ossia riproporre quanto di buono mostrato in Europa anche in campionato. E in Coppa Svizzera, con il Gc che arriverà a Cornaredo giovedì per giocarsi un posto in semifinale. Perché se con la partita di ieri si è archiviata una (bella) pagina della stagione bianconera, ce ne sono altre da scrivere. Forse meno prestigios­e, ma sicurament­e più importanti. E che di conseguenz­a potrebbero riservare emozioni ancora più forti al popolo bianconero. Se positive o negative, sarà il Lugano a stabilirlo.

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TI-PRESS/PUTZU Sentimenti contrastan­ti in casa luganese

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