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‘Ricomincia­mo a vincere’

Zugo e Ambrì nel mirino del Lugano. Hofmann: ‘Corretti i dettagli, siamo pronti per queste due importanti verifiche’.

- Di Moreno Invernizzi

Lugano – Non è un campanello d’allarme, ma due sconfitte consecutiv­e bastano. E avanzano. Contro lo Zugo il Lugano vuole (e deve) ritornare ad assaporare il gusto del successo. Quel successo che, per inciso, alla compagine di Greg Ireland sfugge dalla ripresa del campionato dopo la pausa dedicata alla Nazionale. Battuta prima dal Friborgo e poi a Bienne. «Non è la prima volta che ne perdiamo due di fila (in stagione era già successo altre due volte, fra cui un doppio passo falso con successivo kappaò in Coppa contro il Rapperswil, ndr) – sdrammatiz­za Gregory Hofmann –. Ciò non toglie che non fa mai piacere uscire sconfitti. Tanto più che, con il senno di poi, partite simili avevamo certamente i mezzi per farle nostre». Cosa non è funzionato allora? «In entrambe le occasioni ci è mancato soprattutt­o ritmo e continuità. Il nostro gioco non è stato perfetto e da queste sbavature gli avversari di turno hanno saputo trarre vantaggio per siglare un successo quasi insperato per loro». Ben venga allora la nuova pausa, dettata dalla prematura estromissi­one dalla Coppa svizzera. Break che ha regalato ai bianconeri qualche giorno in più per preparare al meglio l’intenso weekend, che si apre oggi contro lo Zugo e proseguirà domani con il quarto derby stagionale. «Esatto. Questo stop ci ha permesso di tirare un po’ il fiato, ma anche di focalizzar­e l’attenzione su ciò che non ha funzionato in particolar­e nelle ultime due partite, e prepararci al meglio per i prossimi impegnativ­i match. Abbiamo corretto diversi dettagli, mettendo l’accento sulle situazioni speciali,

su fore- e backchecki­ng, e ora siamo pronti. Con la consapevol­ezza che ogni partita è impegnativ­a: non ci sono avversari che puoi permettert­i di prendere sotto gamba». Oggi, Lugano e Zugo si ritroveran­no di fronte per la terza volta in una regular season che prevede un totale di sei confronti diretti,

con un bilancio che sin qui parla di una vittoria per parte, in entrambi i casi della squadra ospite. Hofmann però dalla sua ha il fatto che in entrambe le partite era riuscito a battere il portiere avversario, cosa che cercherà ovviamente di fare anche stasera, ritoccando così il suo bottino personale, ora a quota 11 reti (e completato da 4 assist) in 16 partite. «La mia è una stagione a... più velocità. Iniziata bene, tant’è vero che prima di volare oltre Oceano per partecipar­e al camp dei Carolina Hurricanes viaggiavo a una media di oltre un punto a partita [e segnando in tutte le partite in cui era stato schierato, ndr]. E proseguita ancora meglio al mio rientro, a fine settembre, con 5 reti nelle prime tre partite. Dopodiché il mio rendimento, in fatto di punti, ha conosciuto una certa stagnazion­e... D’altro canto anche questo fa parte dell’hockey: non sempre si presenta quell’occasione ideale con il disco giusto al momento giusto».

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TI-PRESS/PUTZU Già undici le reti in stagione per il numero 15 dei bianconeri

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