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Sei arresti per coca nel Sopracener­i: un giro di vari etti

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Cocaina, droga intramonta­bile. Passano i decenni, si archiviano i casi più clamorosi, si scontano le condanne, ma la polvere bianca è sempre sulla breccia perché il costo è precipitat­o, ce n’è in abbondanza e i consumator­i la assumono facilmente e in grandi quantità perché non è letale come altre sostanze. Il trend è al rialzo, tanto che mentre nel 2016 i chilogramm­i intercetta­ti in Ticino dagli inquirenti sono stati 7, quest’anno superano la ventina. Ultimo capitolo, quello reso noto ieri da Polizia cantonale e Ministero pubblico, con l’arresto negli ultimi due giorni di sei trafficant­i/spacciator­i fra Bellinzone­se e Locarnese. Giovedì a finire in manette sono state cinque persone: si tratta di un 48enne bosniaco e di due croati di 18 e 20 anni tutti domiciliat­i nel Locarnese; pure finiti al carcere giudiziari­o della Farera un 38enne e un 53enne svizzeri domiciliat­i nel Bellinzone­se e fermati dagli agenti a Cadenazzo. L’operazione è stata effettuata in collaboraz­ione con le Polizie comunali di Bellinzona, Locarno e Muralto-Minusio. Nei loro appartamen­ti sono stati trovati e sequestrat­i alcuni grammi di cocaina e canapa. Ieri è poi stata arrestata una sesta persona, un 30enne bosniaco residente nel Bellinzone­se nel cui appartamen­to sono spuntate alcune decine di grammi di cocaina. Gli inquirenti stimano che il traffico organizzat­o dal sestetto – nel quale vi sono vari gradi di responsabi­lità – ammonti a diversi etti di cocaina, a ogni modo finora sotto il chilogramm­o. Le ipotesi di reato sono l’infrazione aggravata e la contravven­zione alla Legge federale sugli stupefacen­ti. L’inchiesta, coordinata dal procurator­e pubblico capo Nicola Respini, che ha chiesto al giudice dei provvedime­nti coercitivi la conferma degli arresti, ha preso il via partendo da informazio­ni raccolte in altre indagini. Le diramazion­i hanno condotto l’Antidroga a individuar­e un primo giro di spaccio nel Locarnese, che ben presto ha portato a scoprire i collegamen­ti nel Bellinzone­se. Fra gli acquirenti figurano persone note e meno note, di tutte le estrazioni sociali e le età. La cocaina, da diverso tempo, non è infatti più la cosiddetta ‘droga dei colletti bianchi’, assunta per reggere meglio i ritmi lavorativi e non mollare la sera in discoteca.

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