Violenza sulle donne: basta L’Aspasi a difesa dei voli
“La tua mano contro la violenza!”. Un nuovo slogan per un vecchio problema: la violenza sulle donne. La giornata internazionale per la sensibilizzazione sul tema – indetta dalle Nazioni Unite nel 1999 – si tiene oggi. Per evidenziare la problematica, la sezione femminile di Amnesty International organizza una mobilitazione in via Cattedrale a Lugano, dalle 14.30 alle 17.30. L’azione prenderà avvio davanti al bar La Bohème. Lì saranno raccolte le diverse impronte dei partecipanti – alla giornata parteciperanno anche gruppi di studenti e docenti dei licei 1 e 2 di Lugano e della Supsi – su delle lenzuola, che saranno poi trasferite al circolo per l’emancipazione culturale Turba. Il locale ospiterà inoltre fino al 10 dicembre la mostra “La madre fa politica”, allestita da Amnesty lo scorso inverno con gli studenti del Csia. Venerdì 8 dicembre è in agenda invece un percorso musicale per tematizzare la discriminazione verso le donne. Da inizio anno, gli interventi di polizia per violenza domestica in Ticino sono stati uno ogni tre giorni, dato tendenzialmente in aumento. “Un collegamento strategico per l’economia, il turismo e la piazza finanziaria”. Ragioni più che sufficienti per difendere il collegamento aereo tra Lugano e Ginevra. A sostenerlo è l’Associazione dei passeggeri della Svizzera italiana (Aspasi), che per voce del suo presidente Marco Romano ha dimostrato disappunto nei confronti della decisione di sopprimere il volo. Aspasi ha preso atto “con rammarico e delusione delle intenzioni di Adria Airways – si legge sul comunicato – di dismettere i voli da e verso Ginevra e Roma”. Le tratte sono infatti garantite ancora soltanto sino a fine anno; dal 1° gennaio 2018 non saranno più attive. Alla luce di questa notizia, l’Aspasi invita “tutti gli attori coinvolti” a una mobilitazione per salvare in particolare il collegamento con la città romanda. La decisione, si sottolinea, è legata “all’instabilità istituzionale che regna attorno all’aeroporto”, con polemiche che starebbero danneggiando lo scalo di Agno. Infine, l’invito rivolto a Città e Cantone affinché si prendano “tutte le misure possibili” per salvaguardare Lugano Airport.