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Amore per Ewolo, già 2’379 aiuti: ‘È bello’

- Di Guido Grilli

Se dici Cristel Ewolo, dici street-food. «Sono stato il primo, in Ticino, ad iniziare quest’attività» dice con orgoglio, 40 anni, originario del Congo, permesso C, arrivato in Svizzera dal 1985, anno in cui ha ottenuto lo statuto di richiedent­e l’asilo. Da fine agosto ha dovuto lasciare Tesserete perché riguardo al terreno sul quale lavorava sono giunte diverse opposizion­i. Ora ha ottenuto un terreno in affitto dal Cantone in territorio di Vezia, accanto alla chiesa, sulla strada cantonale. Ma senza fognatura che è a suo carico: tubature, scavi, allacciame­nto delle acque e tutto il resto a spese di Ewolo. Di qui l’idea, meditata a lungo dal protagonis­ta, di lanciare una raccolta di fondi, quella che in termini economici si chiama crowdfundi­ng. «Da ieri sera (giovedì, ndr) ho postato su Facebook la mia campagna e ho già raccolto 2’379 post di sostegni e finora donazioni per 1’700 franchi. Tutto questo mi scalda il cuore. Si vede che tutto quello che sto facendo da tre anni a questa parte è apprezzato, le persone riconoscon­o sia la qualità dei miei prodotti sia la mia persona. Questo è veramente bello. Toccare sempre il tasto dello straniero mi fa male. E vedere invece tutta questa solidariet­à... qui non si parla più dello straniero, che tu sia bianco, nero, marziano, qui si parla della persona e di quanto viene apprezzato il mio lavoro». Cristel Ewolo racconta di avere ottenuto così tanti post, che Facebook per un istante gli ha bloccato l’accesso perché si temeva che stesse compiendo una truffa». Invece, è la storia di un uomo amato e apprezzato da molti e che vuole evitare l’assistenza e con ingegno si sta mettendo in gioco chiedendo umilmente aiuto, conquistan­dosi la fiducia. Adesso Ewolo lavora con il suo truck agli eventi, ma è desideroso di potersi stazionare presto a Vezia dove anche dal Comune ha ottenuto sostegno. Perché l’area sia agibile occorrono 9’735 franchi e 75 centesimi – ha documentat­o esponendo i costi il quarantenn­e. Chi lo sosterrà potrà vedersi la proprio foto selfie appesa all’interno del suo truck, ottenere un buono panino, una maglietta o un grembiule da cucina stampati con il viso sorridente di Ewolo. Sono centinaia e centinaia i clienti del primo street-food di panini e succhi di frutta e verdura «senza bibite alcoliche». Il segreto? «La mia filosofia è sempre stata quella di usare i prodotti locali e ricette inventate da me. Inizialmen­te facevo anche il pane».

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Lo street-food: ‘Mi scalda il cuore’

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