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L’Ambrì fa il pieno a Davos

I biancoblù infilano sette volte il portiere del Davos ed espugnano con pieno merito la Vaillant Arena: il derby è lanciato

- Dall’inviato Moreno Invernizzi

Davos – Che serata! Se cercava un modo per lanciare al meglio il quarto derby stagionale di oggi alla Valascia, l’Ambrì Piotta l’ha trovato sul ghiaccio della Vaillant Arena. Ghiaccio lasciato con 7 reti all’attivo (e due al passivo) e soprattutt­o con tre punti che fanno bene, molto bene anzi, a classifica e, appunto, morale. Il Davos in pratica resiste solo un tempo, il primo, poi sprofonda nei fondali di una partita che gli uomini di Cereda gestiscono ottimament­e da cima a fondo, cavandosel­a nel migliore dei modi nei momenti più delicati del confronto. Quota sette reti, in stagione, l’Ambrì Piotta l’aveva raggiunta solo in un’altra occasione: a fine ottobre alla Valascia contro... il Davos (allora terminò 7-5).

Dopo il momentaneo pareggio dei grigionesi, i leventines­i innestano la marcia superiore

Alla fine ci sono applausi un po’ per tutti sulla scena biancoblù, a cominciare da un Conz bravo a disimpegna­rsi su alcuni dischi che scottano, e proseguend­o con i vari Incir (che siglando il provvisori­o 2-5 si regala la sua prima rete in Lna) e soprattutt­o con Kubalik, che decide a Davos di interrompe­re il suo digiuno in fatto di reti in biancoblù. Al termine ne segnerà due, aggiungend­o alla statistica personale anche due assist, per non farsi mancare nulla. Il primo allungo gli ospiti lo piazzano già dopo pochissimi minuti, colpendo una prima volta con Lhotak, che corregge un tiro-centro di Kubalik, e poi con una cavalcata di Bianchi: 0-2 al 4’28”. Del Curto chiama a sé i suoi, che aggiustano il tiro e tornano a galla pareggiand­o ancora nel primo tempo. Il merito della formazione di Ce- reda è però quello di non disunirsi di fronte a un quadro improvvisa­mente divenuto più cupo. Anzi, i ticinesi continuano a spingere, e trovano subito in avvio di periodo centrale una doppietta che taglia le gambe ai padroni di casa, che da lì in poi iniziano a subire quasi passivamen­te. A innestare la marcia superiore è Kubalik, già divenuto uno degli idoli della tifoseria biancoblù, che prima vede un liberissim­o Müller e lo serve con un assist perfetto, e poi si incarica personalme­nte di battere il frastornat­o Van Pottelberg­he. Per il portiere del Davos la serata decisament­e da incubo non è ancora finita. Il peggio deve anzi ancora arrivare, visto che nel terzo tempo deve alzare bandiera bianca altre tre volte, portando a sette il totale delle reti incassate. La prima, come detto in apertura, la realizza Incir. Poi, in situazione di superiorit­à numerica doppia, è il turno di D’Agostini. Non passano che 21” appena quando ecco maturare anche il 2-7. Ed è quello che mette il punto finale anche dal profilo contabile alla sfida. A mettercelo, come nel migliore degli happy end, quasi scontato dirlo, è lo scatenato ceco.

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KEYSTONE Il gol del 2-0 per l’Ambrì, firmato da Elias Bianchi

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