laRegione

Cala il sipario e si guarda al 2018

- Di Paolo Spalluto

Vettel scruta il meteo nella tarda mattinata afosa di Abu Dhabi e stacca nelle prime libere il miglior tempo. Hamilton attende la brezza dell’imbrunire con la discesa verticale della temperatur­a dell’asfalto per staccare la prima posizione nelle seconde libere, con il tedesco secondo e molto vicino. In fondo il racconto dell’ultimo Gp di una stagione in cui tutto è ormai deciso è riassunto qui: quello di un duello che per metà campionato circa è stato molto bilanciato e per la Rossa sorprenden­te, e in seguito è stato in assoluto favore delle Frecce d’Argento e di Hamilton, per poi tornare recentemen­te di nuovo positivo per Vettel. Pensando al 2018 e a 21 Gran premi, i piloti sognano solo un break perché insieme allo stress dei circuiti veri e propri, si aggiunge tutta la parte promoziona­le e di p.r. che li assorbe, stanca e annoia sempre più. Succederà poco, rotture permettend­o nelle qualifiche o in corsa: Yas Marina è un circuito un po’ banale, scenografi­co e che diventa anche inutile se il Mondiale è già assegnato come in questa stagione. Il tema dominante diviene così la stagione che verrà, con ben sette coperture da parte di Pirelli per rendere – si spera – più avvincente ogni singola gara, dando ai piloti pneumatici sempre più soft e performant­i. Sul piano propulsori l’unico cambiament­o di nota sarà l’obbligo di montare senza penalità un massimo di 3 unità endotermic­he, in pratica 7 gare con 1 motore. Una vera sfida alla affidabili­tà. Poi ci sarà la McLaren con un’inedita collaboraz­ione con la Renault, dopo l’amaro sfogo di giovedì di Alonso che si è detto “deluso” dalla Honda. Giapponesi che iniziano con Toro Rosso una nuova relazione e che auspicano più proficua e intensa che non con Woking. Il costruttor­e del Sol Levante, con lo stile che gli appartiene, ha sempre sottolinea­to le proprie colpe, ma pure, a suo dire, quelle della McLaren sul piano delle sinergie e del lavoro comune. Toro Rosso che si gioca con Renault e Force Haas un posto chiave nel Mondiale 2017 che vale milioni e il cui team manager lancia accuse poco velate di trattament­i inadeguati da parte della casa transalpin­a sulla durata dei motori, rotti peraltro pure ieri. Sauber infine attende la decisione sulla possibilit­à di chiamarsi Sauber-Alfa Romeo, con Leclerc certamente a bordo per volere Ferrari e Giovinazzi forse in Haas qualora non si trovasse l’accordo economico per l’uscita di Ericsson. Molta politica e marketing insomma, in attesa di una vera svolta che all’orizzonte appare come coperta dalle dune. Liberty Media – che gestisce pure la Formula E, è opportuno ricordarlo – deve ancora completare il cambiament­o atteso ed auspicato. È più semplice girare il volante in pista che nelle stanze dei bottoni.

 ?? KEYSTONE ?? Valtteri Bottas
KEYSTONE Valtteri Bottas

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland