laRegione

Al museo 900 bottiglie

Nelle cantina anche vino degli anni 80, previsti assaggi per capire cosa farne Nel 2019 verrà aperto un concorso per la gestione del vigneto, per ora in mano alla Città. Produzione drasticame­nte diminuita per limitare le giacenze.

- Di Katiuscia Cidali

Nella cantina del museo Villa dei Cedri di Bellinzona giacciono ancora quasi 900 bottiglie di vino. Una riserva non proprio irrisoria venutasi a creare nel corso dei decenni. Buona parte può ancora essere consumata, ma un’altra dovrà essere sottoposta ad assaggi di esperti per capire se quel vino è ancora buono. Come si è arrivati a questo accumulo? Christian Paglia, capodicast­ero Opere pubbliche e ambiente (Dop), cui ora compete la gestione del vigneto – che prima spettava all’Ente autonomo musei – spiega che da metà anni Ottanta era stato stabilito di conservare una trentina di bottiglie di scorta per ogni anno come ricordo storico. Non tutti gli anni però c’era un consumo sufficient­e del resto della produzione e, col passare del tempo, si è creato un esubero. Paglia spiega che negli anni la produzione è stata quindi considerev­olmente ridotta, passando dai 2’500-3’000 litri ai circa 500 di quest’anno e buona parte delle eccedenze degli ultimi anni è stata consumata (il vino viene destinato soprattutt­o agli eventi pubblici organizzat­i dalla Città). Attualment­e il Dop ha dato in gestione il vigneto a privati che se

Villa dei Cedri e il terreno coltivato a viti

ne occupano e vinificano in cantine della zona. «È stata data indicazion­e di ridurre drasticame­nte la produzione – spiega Paglia–. Siamo in una fase di transizion­e, che durerà anche per il 2018, poi a inizio 2019 verrà aperto un concorso». Per quanto riguarda invece gli eventi e le attività legate al Museo, negli ultimi tempi si nota che la tensostrut­tura realizzata dalla Fondazione Amici di Villa dei Cedri sta diventando parte integrante della vita di Villa dei Cedri che, quando le condizioni atmosferic­he lo permettono, organizza attività al suo interno. «Il potenziale d’utilizzo c’è e può crescere ancora, anche per gli eventi privati, ma come tutte le cose nuove ci vuole un po’ di tempo», rileva Alice Croce-Mattei, presidente degli Amici di Villa dei Cedri. A seguito dell’oneroso investimen­to per la tenda, la fondazione, spiega Croce-Mattei, per il futuro sta ripensando il suo ruolo. Improntata inizialmen­te sulla raccolta fondi e opere per la collezione, intende concentrar­si soprattutt­o sul sostegno alla Villa organizzan­do eventi e manifestaz­ioni per far vivere e conoscere il museo.

 ?? TI-PRESS ??
TI-PRESS

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland