Il primo giorno di Rocco Cattaneo a Palazzo federale
Sono quasi le 15 nella Sala dei passi perduti. Il Consiglio nazionale sta eleggendo il presidente e i vicepresidenti. A intervalli regolari i deputati escono dall’aula e poi vi rientrano per votare. Rocco Cattaneo una mezz’oretta fa ha prestato giu- ramento. Passa da un giornalista all’altro, ma non perde d’occhio quel che succede dentro: al suo primo giorno a Palazzo federale, non è il caso di ‘bucare’ una votazione. Dentro fuori, dentro fuori, dentro fuori: la breve intervista, in tre parti, durerà quasi trenta minuti. Cattaneo venerdì ha percorso in bicicletta i 251 chilometri che separano il Monte Ceneri da Berna. Nel frattempo è rientrato in Ticino ed è tornato a Berna (non in bici). Ieri mattina sveglia presto, come migliaia di bernesi e non, che hanno invaso la città vecchia per lo ‘Zibelemärit’, il tradizionale mercato delle cipolle. Il 58enne di buon’ora è andato a correre, rimanendo stupito dal «mucchio di gente che gira in bicicletta» qui a Berna. Qualche ora più tardi, a Palazzo federale. Il neoconsigliere nazionale, che ha preso il posto dell’ormai ‘ministro’ degli Esteri Ignazio Cassis, confida alla ‘Regione’ le sue prime impressioni. «Mi colpisce l’atmosfera, la serietà, il lavoro, l’ordine». Qui, sotto il ‘cupolone’, «si sente il peso della storia, della responsabilità, l’amore per la patria». Questo è uno di quei giorni «che non dimenticherò». La bicicletta, di nuovo. L’iniziativa popolare di Pro Velo (se ne occuperà giovedì il Consiglio degli Stati) è all’ordine del giorno della seduta odierna del gruppo Plr. «Sentirò che aria tira. E cercherò di convincere il maggior numero possibile di colleghi». Altri temi? «Devo imparare, conoscere tanta gente». Comunque, già da presidente del Plr ticinese (2012-2016) «mi stavano a cuore l’occupazione, la ricerca e la formazione, gli investimenti nelle infrastrutture, la fiscalità, il sostegno alle piccole e medie imprese». Cattaneo – terzo alle elezioni federali del 2015 sulla lista del Plr, dietro lo stesso Cassis e Giovanni Merlini – siederà nella Commissione della politica di sicurezza.