Darwin annuncia la moratoria
A quattro mesi dall’acquisizione della compagnia aerea da parte di Adria Airways, annunciata ai dipendenti via e-mail la procedura di moratoria concordataria: cento posti a rischio.
A soli quattro mesi dall’acquisizione della Darwin da parte di Adria Airways i cieli si infittiscono di buio: ieri l’annuncio con una e-mail ai dipendenti che la compagnia aerea ha avviato una moratoria concordataria alla Pretura del distretto di Lugano per scongiurare il fallimento. La compagnia non è insomma più in grado di pagare i salari e si rivolge ora allo Stato. Deluso e preoccupato il sindacalista Lorenzo Jermini, Ocst, che alla ‘Regione’ esprime il suo malcontento sia per i modi di comunicazione sia per i contenuti: «Non hanno informato nessuno, hanno semplicemente mandato una email ai dipendenti in cui hanno comunicato l’apertura della moratoria concordataria. Da come si intuisce è un tentativo per rimettere insieme i cocci: ridurre all’osso i costi e cercare di mantenere la compagnia. La nostra posizione è quella di una conciliazione che abbiamo richiesto già due settimane fa al Cantone. E a questo punto noi sollecitiamo il Cantone affinché prenda da subito contatto con l’azienda e convochi le parti». Ma quanti posti di lavoro rischiano di saltare? Difficile dirlo, ma, con un calcolo aritmetico gli impieghi a rischio sarebbero un centinaio, considerato che alle dipendenze di Darwin ci sono 250 dipendenti e che con questa manovra il Ceo di Adria, Klaus Platzer, intende mantenere «tra i 100 e i 120 impieghi», come indicato in una nota stampa. Ancora il sindacalista Ocst: «È quanto denunciamo da due settimane. I 15 licenziamenti erano solo una prima fase. Ed è per questo che noi abbiamo inoltrato l’istanza davanti all’Ufficio cantonale di conciliazione del lavoro. È un passo fondamentale, perché vogliamo capire cosa esattamente sta succedendo e quali possibilità esistono per i dipendenti». Nel comunicato stampa, il Ceo di Adria afferma che Adria intende «salvare il maggior numero di posti di lavoro, secondo una soluzione basata su tre principali pilastri: Darwin Airline Sa intende continuare a volare per il momento con l’attuale licenza, diventare un provider che fornirà personale di bordo e piloti a compagnie terze, e offrire inoltre il servizio di manutenzione per i propri aerei ad altre società. Ma quali sono i motivi della grave crisi che si sta stagliando nei cieli luganesi? Nella nota stampa, Adria enumera diverse cause intervenute dopo aver acquistato Darwin e che de facto si sono tradotte in diversi problemi che hanno portato al fallimento del processo di ristrutturazione. Eccoli: la cancellazione dei contratti con la compagnia Alitalia che ha dichiarato fallimento nel maggio del 2017 e “l’inaspettato fallimento” di Air Berlin lo scorso agosto. Dal canto suo, Lugano Airport Sa ha reagito alla notizia della moratoria chiesta da Darwin assicurando di monitorare la situazione, unitamente all’Ufac: “Dalle informazioni in nostro possesso al momento le operazioni di volo non sono state toccate da questo provvedimento e i voli vengono effettuati regolarmente”.