Votazione: Lega e Udc minacciano ricorso
Salta l’elezione del giudice di pace supplente: Tettamanti designato tacitamente
Il referendum contro i compensi previsti dal nuovo Regolamento comunale per sindaco, vice e municipali di Bellinzona si arricchisce di due nuovi capitoli. Primo: il castionese Pier Gazzoli (Plr) rinuncia alla corsa per la funzione di giudice di pace supplente del Circolo di Bellinzona, rendendo automatica la designazione di Mauro Tettamanti (Ps) e cancellando la chiamata alle urne fissata per il 21 gennaio. Secondo: Lega e Udc di Bellinzona tornano sulla data del 21 gennaio fissata dall’esecutivo cittadino per la votazione popolare sul referendum contrario ai compensi dei municipali; data scelta anche in virtù della concomitanza (ora però saltata) con l’elezione del supplente giudice di pace. Ribadiscono che sia troppo a ridosso della pausa natalizia, ciò che non lascerebbe ai referendisti tempo a sufficienza per preparare dibattiti e propaganda. Secondo Tuto Rossi (consigliere Udc) e Sacha Gobbi (coordinatore Lega) tale scelta comporta “grossi rischi procedurali”, esordiscono in una lettera inviata al Municipio: “Infatti la decisione municipale di riuscita del referendum è stata pubblicata all’albo comunale il 22 novembre. La stessa, contrariamente a quanto si dovrebbe fare, non indica i termini e i mezzi di ricorso previsti dalla Legge sulla procedura amministrativa. Pertanto il termine di ricorso di 30 giorni scadrebbe il 22 dicembre, ma poiché lo stesso cade nelle ferie giudiziarie (dal 18 dicembre al 2 gennaio compresi), la decisione municipale sarebbe definitiva solo l’8 gennaio. Se un qualsiasi cittadino dovesse ricorrere agli inizi di gennaio, anche per l’effetto sospensivo che dovrebbe essere concesso si arrischierebbe di fare annullare la votazione già in corso”, ovvero con materiale di voto già inviato a domicilio. Da qui l’invito ad annullare la chiamata alle urne e a proporre quella del 4 marzo, già fissata per votazioni federali. Interpellato dalla ‘Regione’, il sindaco Mario Branda ribadisce che la data è stata fissata rispettando la Loc e il Regolamento comunale oggi in vigore; inoltre, aggiunge, il tema oggetto di referendum è sufficientemente chiaro da non richiedere tempi più lunghi per la campagna informativa. Non da ultimo, conclude, il nuovo Regolamento comunale riguarda la gestione di parecchie situazioni introdotte con l’aggregazione, come la partecipazione dei quartieri, che dilazionando i tempi di voto rischiano di restare oltremodo in sospeso e subire ritardi.