Budget a dieta per gli eventi
Mendrisio, il Municipio conferma il sostegno alle manifestazioni. Vincoli di bilancio permettendo Dopo l’aggregazione, nei quartieri si sono mantenuti gli appuntamenti tradizionali (oltre una settantina). Oggi, però, è un problema di risorse.
Ogni quartiere della città ha le sue. Piccole e grandi manifestazioni che raccontano un pezzo di storia e le tradizioni di luoghi e comunità. E non è che con l’aggregazione siano andate perdute. Anzi. La Mendrisio di oggi le ha fatte sue, cadenzando il calendario annuale con eventi e appuntamenti (ricorrenti e no). I servizi comunali si sono presi la briga di mettere in fila, da Arzo a Tremona (quindi in rigoroso ordine alfabetico), tutte le iniziative del 2017, con l’obiettivo di restituire un colpo d’occhio fedele della realtà. Certo c’è chi, come Capolago, Arzo o Ligornetto, ha un’agenda più fitta – almeno di avvenimenti fissi – e chi meno. Alla fine, però, ce n’è per tutti, fra Carnevali e sagre, proposte estive e invernali, tombole, concerti e feste patronali. In totale se ne contano oltre una settantina (Mendrisio Borgo escluso). Nei Verdi qualche interrogativo (post-aggregazione), come esternato dal consigliere comunale Andrea Stephani, era sorto, in particolare nel coinvolgimento e nel supporto assicurato dal Municipio. Il responso? Una volta di più è emerso che, se sussiste un freno, questo oggi è soprattutto di carattere finanziario. L’esecutivo mendrisiense, si tiene a far sapere, ‘Strategia Mendrisio 2030’ alla mano, è “particolarmente sensibile all’offerta sportiva, culturale e ricreativa sul territorio della città”. Un centro vivace proprio grazie alle numerose associazioni impegnate sul campo, a tutto vantaggio, ribadisce l’autorità comunale rispondendo alle sollecitazioni di Stephani, delle aspettative della popolazione e del sostegno ai nuclei storici dei quartieri. C’è, però, un problema: “I vincoli di bilancio, stabiliti dai preventivi, impongono serie restrizioni per quanto attiene allo sviluppo di nuovi progetti o attività, sia da un punto di vista finanziario (anche se taluni eventi potrebbero ottenere un pareggio di bilancio), sia da un punto di vista di risorse umane”. Il Municipio mendrisiense, in ogni caso, non indietreggia sull’appoggio alle manifestazioni locali. Consapevole di dover fare il proverbiale passo secondo la gamba. Ciò non toglie, si precisa, che “dalle aggregazioni in poi, le manifestazioni dei singoli quartieri sono state mantenute e sostenute anche in misura superiore a prima, grazie alla messa a disposizione di attrezzature, materiale, con il supporto della squadra manifestazioni”. Un impegno preso e riaffermato anche per i grandi eventi. È il caso di Estival Jazz, che nel 2018 festeggerà il ventennale della sua presenza a Mendrisio. L’appuntamento in piazzale alla Valle, sottolinea l’esecutivo, è “un esempio di manifestazione acquisita, che ha resistito negli anni grazie al suo prestigio”. La tappa momò dell’evento luganese è garantita fino all’anno prossimo. E poi? L’autorità non ha ancora deciso su un eventuale rinnovo del contratto. Sullo sfondo un budget “elevato” – tra contributo in contanti e servizi –, che nel 2016 ha fatto inserire a bilancio oltre 93mila franchi. Altro momento
consolidato (da 18 edizioni) del calendario è il Festival internazionale di narrazione di Arzo, che “fa parte a pieno titolo della vita culturale cittadina”. E che dal Comune nelle ultime due annate ha ricevuto un sussidio annuo di 15mila franchi.
Nonostante le misure di risparmio sulla spesa pubblica, si fa notare, non si è ridimensionato il supporto, che, almeno per ora, l’esecutivo non intende rivedere, compensando con prestazioni di natura logistica per circa 20mila franchi. Accanto alle tradizioni servono, però, anche le novità. L’autorità comunale non le esclude, ma qui dipende altresì dal cambio generazionale interno alle associazioni di quartiere. Insomma, si resta in attesa di altre idee e proposte per il futuro.