L’imputato diserta l’aula
Rinviato il processo all’uomo accusato d’aver abusato di due minori Un sms inviato nottetempo alla legale fa slittare il procedimento. Presto dovrà rispondere di quanto commesso ai danni delle figlie della ex moglie.
Un sms inviato nel cuore della notte alla propria legale in cui veniva comunicata l’assenza in aula. Questo per dare sostegno alla propria compagna, degente all’ospedale e in attesa di un figlio. Due righe, inviate con il cellulare, che hanno costretto il presidente della Corte delle Assise criminali di Mendrisio Mauro Ermani a riconvocare le parti in causa – non senza qualche problema logistico – per il prossimo 19 dicembre. Quel giorno, il 41enne egiziano residente nel Mendrisiotto, dovrà fare i conti con le accuse mosse nei suoi confronti. Il procuratore pubblico Moreno Capella l’ha infatti rinviato a giudizio siccome accusato di atti sessuali con fanciulli. L’uomo – difeso dall’avvocato Sandra Xavier – tra il 2002 e il 2012 avrebbe infatti abusato di due sorelle, figlie dell’allora moglie e dalla quale ha avuto due bambini. Gli episodi – stando a quanto si può leggere sull’atto d’accusa – si sono verificati tra le mura domestiche nei vari appartamenti dove la famiglia ha abitato: Lamone, Melano, Balerna e Novazzano. I primi tre ai danni della bambina più grande, gli altri (sempre 3) concentrando le proprie attenzioni sulla più piccola. Entrambe, all’epoca dei fatti, minori di sedici anni. Le mani infilate sotto la maglietta hanno presto lasciato spazio ai massaggi e agli strofinamenti, sino al 2005-2006, quando ci fu un tentativo di penetrazione. O ancora nel 2011 quando – una volta atteso che la mamma andasse a dormire – tentò nuovamente di soddisfare i propri piaceri, dovendo poi desistere siccome la donna si era improvvisamente alzata dal letto. Abitazione domestica che si è dunque trasformata nel terreno di ‘caccia’ per l’uomo: dai primi casi verificatisi in salotto sul divano, le testimonianze riportano di momenti trascorsi anche nel letto coniugale (dell’imputato e della madre delle vittime). Mura amiche che, stando alle accuse mosse dal procuratore pubblico, hanno ben presto costretto le bambine a subire quanto raccontato. Gli episodi descritti nell’atto d’accusa saranno ripercorsi in aula, come detto, il 19 dicembre. L’uomo, come anticipato da ‘laRegione’ il 18 novembre, ha sempre rispedito al mittente ogni accusa; dal suo fermo, avvenuto dal 13 al 21 agosto del 2013, sino ad oggi. Il 19 dicembre, però, l’uomo potrebbe essere chiamato a rispondere di un’altra accusa: nei suoi confronti è infatti aperto anche un ulteriore procedimento nell’ambito del mantenimento dei propri figli. In questo caso, si è appreso, l’uomo si sarebbe infatti sottratto ai suoi doveri di padre.