Un disco di cartoon (un po’ da cartòn)
Il disco, inteso come supporto fisico con ricco libretto, sta andando a ruba. In copertina c’è una signora bella ed elegante che ha superato la cinquantina e può finalmente guardare i suoi fan (oggi adulti e consenzienti) con una punta di seduzione. La scritta ‘Duets’ ha il font dei songbook americani di Tony Bennett; il sottotitolo non è “An american classic”, ma “Tutti cantano Cristina”. E se anche i duettanti qui non si chiamano James Taylor, Barbra Streisand, Paul McCartney, Stevie Wonder e Sting, bensì Giusy Ferreri, Baby K, La Rua, Benji & Fede e Alessio Bernabei, benvenuti ugualmente nel songbook di Cristina D’Avena. Premessa. Che “non siamo mica gli americani” l’aveva già detto Vasco, e poi – da quando Carl Wilson nel suo ‘Musica di merda’ legittima a dare dignità a tutto quanto è onesto – sarebbe da stronzetti snob mettere ‘Kiss me Licia’ di fianco a ‘Stairway to heaven’ e farsi le pippe (musicali). A proposito di pippe. Arisa, che Pippa fa di cognome e di nome Rosalba, illumina il cast di questo tributo in vita alla Regina dei cartoni animati con ‘Magica, magica Emi’ (Rosalba, in verità, renderebbe capolavoro anche ‘Un jeans e una maglietta’ di Nino D’Angelo). Altro lustro viene da Loredana Bertè in ‘Occhi di gatto’; Elio, da tempo abitato dallo spirito di Pavarotti, canta ‘Siamo fatti così’ che è sempre sembrata una canzone delle Storie Tese prima che di Cristina D’Avena. A proposito di Cristina. La protagonista canta oggi come allora. Stesso tempo, stessa intenzione, stesso singhiozzo di fabbrica. Motivo per il quale la sua evoluzione rimane nei colti mash-up di Rocco Tanica in ‘Colorado’, che fondevano (su tutte) ‘La guerra di Piero’ con ‘Il tulipano nero’. In ‘Duets’ spicca ‘Piccoli problemi di cuore’ con Ermal Meta, scritta da Franco Fasano (esperto anche in Zecchini d’Oro); Chiara rende omaggio a Sailor Moon, Noemi a Lady Oscar, Annalisa canta (senza sorriso) le gesta di Mila e Shiro; J-Ax campiona Pollon e Baby K diventa Baby Licia. Alessio Bernabei è ultimo della lista (nemesi sanremese), mentre la coppia Benji & Fede canta i quasi omonimi Holli e Benji, per una volta, senza stonare. Forse perché questo non è un concerto dal vivo, ma un disco. Un bel disco di cartoon (un po’ da cartòn).