Nuova Bellinzona, un anno dopo
Segue da pagina 9 (...) cittadina divenuta sovradimensionata, o comunque netti peggioramenti nelle condizioni contrattuali. Ebbene, il sopraccitato vento ha saputo allontanare anche questi timori: i dipendenti comunali hanno ricevuto le dovute rassicurazioni, e grazie a fruttuose trattative tra le parti coinvolte si sono già date precise risposte, ad esempio in materia di Cassa pensioni o di bozza di Regolamento organico. Occorreranno ancora parecchio tempo e lavoro per riuscire a fugare altri dubbi, spesso alimentati non solo per sfiducia ma pure per scelta (anti)politica. L’attuale dibattito sulle retribuzioni per gli eletti in Municipio ha non soltanto un’evidente connotazione demagogica, accusando (più o meno velatamente) la “classe politica” cittadina di avidità e sottostimandone nel contempo l’effettivo impegno in un progetto istituzionale di tale portata. Soprattutto però questa polemica ha completamente oscurato il vero oggetto su cui sarebbe stato opportuno confrontarsi, ossia l’adozione del nuovo Regolamento comunale, di cui la normativa sulle indennità ai membri delle istituzioni non è che una minima parte. L’attuale stallo dovuto alle vicende referendarie impedisce l’entrata in vigore dello strumento legislativo fondante per la Bellinzona del presente e del futuro, che serve a fissare in modo chiaro per esempio gli strumenti e le modalità con cui i quartieri possono far sentire la loro voce ed essere protagonisti attivi (così da dissipare le inquietudini circa la marginalizzazione delle periferie). Da ultimo, sul tema sempre spinoso delle Officine, si spera che sempre il medesimo vento permetta di sciogliere queste nubi minacciose, garantendo un futuro a un’istituzione che sta a cuore a tanti concittadini (e non solo). A tale scopo occorre però una riflessione razionale sugli obiettivi e le reali possibilità di intervento da parte dell’autorità comunale, considerando in un orizzonte più ampio che il Distretto è stato confrontato con un problema più generale di perdita di posti di lavoro nel settore pubblico e che la Città ha quale compito strategico quello di contribuire a nuove opportunità di impiego. Per questo e altri impegni fondamentali, l’auspicio è che il vento positivo e propositivo, che ha spinto la nuova Bellinzona nei primi 12 mesi, possa continuare a soffiare anche in futuro.