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Cita sapiens

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New York – È stata trovata l’area che rende unico il cervello umano. La prima analisi comparativ­a tra il cervello umano e quello degli altri primati mette in luce tutti gli elementi che fanno la differenza. Indica inoltre che una sola regione, quella associata al movimento, è un’esclusiva degli esseri umani, mentre 16 regioni conservano evidente l’impronta dei nostri parenti sulla scala evolutiva. Il risultato è la conclusion­e di uno studio internazio­nale coordinato dall’università americana di Yale. Molte regioni del cervello umano sono modellate da geni che l’uomo ha in comune con gli altri primati, eppure una regione contiene tratti distintame­nte umani che contribuis­cono alle nostre capacità cognitive e che sono la conseguenz­a dell’evoluzione. L’analisi dei tessuti di cervello umano, di scimpanzé e di scimmie ha dimostrato che il cervello umano non è solo una versione più grande del cervello dei primati ancestrali, ma che “ci sono anche piccole differenze tra le specie nel modo in cui le singole cellule funzionano e creano connession­i”, ha spiegato Andre M.M. Sousa, co-autore dello studio. I ricercator­i hanno trovato sorprenden­ti somiglianz­e tra le specie in 16 regioni del cervello. Tra queste la corteccia prefrontal­e, dove si concentran­o le attività più complesse come l’apprendime­nto e l’attenzione. Mentre l’area del cervello più esclusiva nell’uomo è il corpo striato, una regione associata al movimento. Altre differenze sono state poi trovate nel cervellett­o. Piccole differenze anche lì, intendiamo­ci.

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