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Roveredo: si continua così Spazio & Salute in Appello

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Appoggio all’unanimità da parte del Consiglio comunale di Roveredo riunitosi lunedì sera alla decisione del Municipio di continuare le trattative con l’investitor­e del progetto di ricucitura Alfred Müller Ag, contrariam­ente allo stop chiesto dai firmatari di una petizione contraria. Sul tema il Municipio ha inoltre deciso di pubblicare all’albo un documento che elenca i punti dell’accordo sottoscrit­to tra Comune e gruppo immobiliar­e. Queste le fasi previste: autorizzaz­ione alla vendita dei terreni che dev’essere avallata dal Consiglio comunale, proposta di piano d’area elaborata dall’investitor­e e poi versione definitiva da parte del Comune, firma del contratto di compravend­ita, infine progetto definitivo e domanda di costruzion­e. I costi non presentano novità rispetto a quanto spiegato nelle fasi precedenti. Durante la seduta il legislativ­o ha approvato tutti i messaggi all’ordine del giorno, tra cui la richiesta di credito di 270mila franchi per realizzare il bando di concorso per l’appalto del nuovo Ponte al Sassello e un totale di 145mila franchi per lavori di rinnovo alla rete dell’acquedotto comunale. È approdato dinanzi alla Corte d’appello e di revisione penale di Locarno uno dei casi legati alla truffa da 760mila franchi ai danni di una decina di casse malati messa a segno dalla titolare del centro Spazio & Salute di Lodrino, condannata nel 2016 dal Tribunale penale cantonale a due anni di detenzione sospesi. Circa 150 i decreti d’accusa che la procuratri­ce pubblica Raffaella Rigamonti aveva emesso nei confronti dei clienti del centro, di cui una parte impugnati in Pretura penale. Tra coloro che sono stati condannati, anche l’imputato comparso ieri a processo. Difeso dall’avvocato Yasar Ravi, che ne chiede il prosciogli­mento, l’uomo si è opposto alla condanna di primo grado che lo vedeva colpevole di truffa e falsità di documenti per dolo eventuale. Pur essendosi trattato di una condanna esente da pena, l’ex paziente ha impugnato la sentenza per una questione di principio, spiegando di non essere stato a conoscenza del fatto che le fatture venivano falsificat­e. La sentenza che verrà emessa dalla Corte presieduta dalla giudice Giovanna Roggero-Will è attesa prossimame­nte. SAM

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