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‘L’esecutivo presenti lo scenario con l’eventuale chiusura’

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Non ha lasciato senza parole i Verdi del Ticino il deposito dei bilanci in pretura da parte di Darwin. Un fatto che può essere interpreta­to come primo passo di una procedura di fallimento. Da sempre critici sull’aeroporto, i Verdi ritengono che questo sia “un ulteriore colpo durissimo per lo scalo luganese in attesa di un piano di rilancio, basato su assunzioni ormai superate dagli eventi e proposto dal Municipio di Lugano, con l’iniezione di 20 milioni di franchi pubblici. Un piano che appare davvero disperato, complice tra l’altro una drastica contrazion­e (finora del 20 per cento) del numero di passeggeri. Non solo. I Verdi esprimono perplessit­à anche sull’attuale amministra­zione: “Il nuovo direttore di Lugano Airport Sa (Maurizio Merlo, ndr.) è stato Ceo fino a quattro mesi fa proprio della compagnia costretta a rimanere a terra per mancanza di liquidità. D’altro canto il Municipio di Lugano, proprietar­io dello scalo, per voce del proprio sindaco cade dalle nuvole parlando di notizia veramente sorprenden­te”. Per i Verdi è ora “che la politica luganese anziché preoccupar­si di mettere i propri uomini all’interno del CdA dell’aeroporto, apra gli occhi sulla triste realtà: l’aeroporto di Lugano-Agno non ha futuro quale scalo passeggeri”. Da tempo i Verdi del Ticino chiedono che “si cominci a riflettere su come programmar­e una dismission­e per lo meno dell’ente pubblico dello scalo e che il Municipio presenti scenari che includano anche l’eventuale chiusura dell’aeroporto”. Anche la consiglier­a comunale Sara Beretta Piccoli (Ppd) chiede lumi all’esecutivo su conseguenz­e finanziari­e e passi futuri.

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TI-PRESS Nicola Schönenber­ger

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