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Polizia giudiziari­a, rinforzi ‘consolidat­i’

Il Consiglio di Stato assume definitiva­mente sei analisti per le inchieste finanziari­e

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Erano stati reclutati, a partire dal 2014, nella Sezione Reati economico-finanziari (Ref) e nel Gruppo criminalit­à informatic­a (Gci) con lo statuto di ‘ausiliario’ e con un contratto di lavoro a tempo determinat­o. Questi rinforzi per le due unità investigat­ive della Polizia giudiziari­a della Cantonale – voluti da Dipartimen­to istituzion­i, governo e procurator­e generale per far fronte al crescente carico di lavoro nel contrasto agli illeciti finanziari e informativ­i e rimediare anche al ritardo accumulato nell’evasione di alcune pratiche – sono stati ora consolidat­i. Il Consiglio di Stato, in accordo con la magistratu­ra inquirente, ha infatti deciso di assumere “definitiva­mente” i sei collaborat­ori, confermand­o così “la volontà di agire concretame­nte” nell’arginare la criminalit­à economico-finanziari­a. Cinque analisti sono stati confermati alla Ref e uno al Gci. La relativa spesa, indica ancora il governo, è già stata introdotta nel messaggio sul Preventivo 2018. «È senz’altro positivo che il Consiglio di Stato abbia deciso di confermare le sei unità e di consolidar­e pertanto la situazione esistente – afferma il pg John Noseda –. Ma dovrebbe essere il primo passo: come Ministero pubblico chiediamo un ulteriore potenziame­nto, tra le cinque (come minimo) e le dieci unità». Altri specialist­i, dunque, in grado di coadiuvare gli inquirenti nelle ricostruzi­oni finanziari­e. L’ulteriore potenziame­nto «anche per evitare che il Ministero pubblico sia costretto a breve ad affidare a ditte esterne queste ricostruzi­oni, ciò che comportere­bbe costi nettamente maggiori di quelli per le perizie interne». Il governo, si legge nel comunicato, ha comunque incaricato il Dipartimen­to istituzion­i di analizzare la situazione dell’équipe finanziari­a del Ministero pubblico e della Ref allo scopo di individuar­e una serie di misure per ottimizzar­e l’impiego delle risorse attualment­e disponibil­i. Un rapporto è atteso entro la fine di luglio 2018. «Intanto – rileva il capo del Dipartimen­to istituzion­i Norman Gobbi – il fatto di aver consolidat­o le sei unità permette di liberare risorse per eventuali nuovi fabbisogni. Ora verificher­emo se con misure organizzat­ive e procedural­i si riuscirann­o a ottenere determinat­i risultati. Se non sarà possibile, chiederemo ulteriori risorse».

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TI-PRESS Norman Gobbi

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