Terra offerta, ma deponia abusiva
Un annuncio per fornitura di terra con livellamento gratuito sfocia in un ordine di arresto lavori
Il Municipio conferma l’illegalità e intima l’arresto lavori in zona Monda Polac. Uno dei fondi è della famiglia del vicesindaco Scheurer: ‘L’ho saputo per caso. Ho scritto una raccomandata’.
Uno dei tre fondi appartiene al vicesindaco Renato Scheurer: ‘L’ho saputo per caso e ho intimato per raccomandata il fermo.’ In Riviera attesi sviluppi a breve.
È il periodo: non si sa proprio più dove mettere il materiale di scavo. Dopo le cave della Riviera, con le recenti verifiche alla Maurino di Iragna (viavai di camion con materiale edile, vedi ‘laRegione’ del 29 novembre) e Cresciano (intervento della polizia a chiudere gli accessi all’ex Antonini, vedi ‘laRegione’ del 25 novembre), ora il problema si sposta in Leventina. Alla nostra redazione sono infatti state segnalate ‘nuove’ deponie a Giornico. Qui tutto sembra partito da un annuncio pubblicato sulla rivista ‘Agricoltore ticinese’: “(...) Si fornisce gratuitamente materiale terroso (scritto maiuscolo in grassetto, ndr) adatto al livellamenti terreni agricoli, artigianali e industriali, portato sul posto incluso spianamento, il tutto gratuito (...)”. Annuncio – pubblicato più volte, almeno a partire da fine ottobre – che sembra avere l’esito sperato. In zona Monda Polac, dietro la ferrovia, da un mese a questa parte è infatti un viavai di camion che depositano materiale terroso. Sulle portiere dei veicoli pesanti figura l’insegna dell’impresa indicata nell’annuncio: la Tira trasporti costruzioni. Tutto in regola? I quantitativi di terra, ci dicono, salgono a vista d’occhio. Alcune stime, comunque indicative, parlano di decine di migliaia di metri cubi, sparsi su una superficie che si estende su almeno 20mila metri quadrati. Nell’offerta dell’‘Agricoltore’ era indicato, con il trasporto, anche lo spianamento. I dubbi dei nostri lettori, che si domandavano perché le autorità non intervenissero, vengono fugati prima dalla capodicastero Lorenza Ambrosini e poi, nei dettagli, dal segretario comunale di Giornico Diego Galli. Il Municipio, scopriamo, lo ha fatto. Una prima volta venerdì 10 novembre, per le modifiche della conformazione dei fondi chiedendo chiarimenti (peraltro non forniti dal diretto responsabile dell’abuso) e poi in una seconda occasione, notando che il viavai di camion non si arrestava. Prossimamente il Municipio intende intimare – forse lo farà già in questi giorni – anche un arresto lavori. E quindi si convocheranno le parti e, nel caso, si procederà con una domanda di costruzione d’ufficio. La situazione preoccupa anche la Sezione forestale poiché, per liberare gli spazi, si sono tagliate delle piante del vicino bosco, pare anche degli alberi di pregiato castagno. Il Comune certifica dunque la veridicità dei fatti che ci sono stati segnalati. Municipali dunque presenti, anzi – di più – toccati in prima persona, veniamo a sapere. Altra conferma che ci giunge parlando col Municipio è infatti il coinvolgimento del vicesindaco Renato Scheurer: uno dei tre fondi coperti di terra, che si estendono da una stalla dove vagano dei maiali (appartenente a un altro privato), è di proprietà di sua moglie. Lo raggiungiamo e commenta così: «L’ho saputo per caso, per puro caso. Abbiamo concesso un’autorizzazione a tagliare della legna, poi abbiamo saputo del viavai di camion. Non eravamo stati informati della deponia. Così abbiamo subito scritto una raccomandata, non ritirata. Faremo una denuncia». Ma non è finita qui. Perché i lavori di livellamento del terreno abusivi, in zona di pascolo, non si sono svolti senza incidenti. Sempre dal Comune ci è stato confermato che gli abusi, commessi in serata e nel fine settimana, hanno richiesto l’intervento (un paio di settimane or sono) dei tecnici della Sopracenerina. L’escavatore trasportato in loco è infatti andato a colpire un cavo della Sopracenerina, per un danno che ha tenuto occupati i tecnici per più giorni, con disagi fino all’Oemb.
Cresciano: variante di Pr
Si accennava di Cresciano, novità? Il sindaco di Riviera Raffaele De Rosa ci riferisce di un incontro (presente, oltre a De Rosa, il capodicastero e l’imprenditore della ditta che depositava inerti all’ex Antonini, Björn Malingamba) tenutosi ieri con una delegazione del Cantone da cui sono emersi sviluppi – attesi ora a breve – per la variante Pr che include l’ex cava (manca il preavviso) e per una deponia provvisoria (legale) a Iragna: non arriverà più materiale.