Pagare i viaggi in treno, arriva una nuova proposta
Generazione giovani propone il Ticino come laboratorio di una nuova offerta per i passeggeri Il sistema ‘pay-as-you-go’ permetterebbe di pagare i viaggi ‘una volta all’anno, calcolando la tariffa più conveniente’
Il dialogo tra le Ffs e gli utenti è continuo e proficuo. A ribadirlo è Generazione giovani/Ppd, che esprime soddisfazione ‘‘per le risposte immediate’’ che le Ferrovie hanno dato sul tema dei nuovi sistemi di pagamento, ma le invita a fare di più. Stefano Rappi, membro del comitato nazionale di Generazione giovani, da noi contattato, segnala due proposte, su cui le Ffs stanno già lavorando, che in prospettiva possono rivelarsi interessanti per il nostro Cantone. La prima è «l’offerta del cosiddetto ‘billig upgrade’, ovvero la possibilità, pagando un surplus tra i 5 e i 10 franchi e verificata la disponibilità di posti, di permettere ai viaggiatori di seconda classe di poter andare in prima in caso di treni affollati». Questa possibilità, che le Ffs stanno sperimentando nei treni a lunga percorrenza, secondo Rappi «è sicuramente interessante per i tanti studenti ticinesi che si muovono da e per la Svizzera interna, e che spesso sono confrontati con l’affollamento dei convogli. Nel caso in cui questo esperimento avesse successo, si potrebbe verificare la possibilità di ripetere l’offerta anche nelle comunità tariffarie locali». Magari sgravando alcuni treni negli orari di punta? «Sì, – risponde il giovane popolare democratico –, chi paga il biglietto di prima classe deve essere tutelato, ma se fosse possibile migliorare le condizioni di chi viaggia in vagoni di seconda particolarmente pieni sarebbe positivo». L’altro passo in avanti è stato fatto in merito al ‘pay-as-you-go’, sistema che permetterebbe, passando una tessera su un sensore all’inizio e alla fine del viaggio, di registrare gli spostamenti. E pagare così la tratta. «La nostra proposta è stata in parte accolta, ad esempio l’applicazione ‘Fairtiq’ dall’inizio del 2018 sarà implementata nella app delle Ffs, e potrà essere usata per pagare i viaggi in tutta la Svizzera». Ma, al contrario delle richieste dei giovani Ppd, avrà una valenza solo giornaliera. «Quello che chiediamo – conclude Rappi –, è che si avvii una sperimentazione per periodi più lunghi (su base settimanale, mensile e annua) calcolando la tariffa più conveniente e dando la possibilità di pagare dopo l’eventuale utilizzo». Questo laboratorio, propone Generazione giovani, «potremmo farlo in Ticino, con la Comunità tariffaria Arcobaleno. Per una volta potremmo essere noi ticinesi i primi a lanciare un progetto, ed essere in anticipo invece che seguire modelli lanciati in altri Cantoni».
Un progetto che interessa ai giovani
«Sono sempre aperto a valutare nuove possibilità e nuove idee – replica a titolo personale Fabio Käppeli dei Giovani liberali-radicali –, e se il Ticino può far la
sua parte io sono a favore. Sfruttare nuovi sistemi che siano all’avanguardia va a vantaggio anche di noi giovani. Anche se il problema delle infrastrutture, sulle quali bisogna investire, mi sembra più urgente». Preoccupazione condivisa da Martino Rinaldi, membro della Gioventù socialista, per il quale «prima di aggiungere un sistema di pagamento più attraente sarebbe bene affrontare problemi più gravi come lo stato della rete ferroviaria». Però, ad ogni modo, su questa idea ci si può lavorare. «Sicuramente è una proposta su cui è importante discutere. Di massima sembra interessante, ma bisogna valutare attentamente alcune cose. Ad esempio, se ho già un abbonamento per una o due zone, come funziona il pagamento di un viaggio che supera la tratta per cui sono abbonato? Comunque – conclude Rinaldi – il Ticino per la sua conformazione e per la sua utenza molto varia sarebbe un buon posto per questa sperimentazione».