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Il governo: ‘Serve un dibattito di qualità’

Aggiornate le ‘Linee direttive 2015-2019’ con soddisfazi­one per il risultato finanziari­o

- a.be

L’auspicio figura nella prefazione, a poco più di metà pagina, e chissà se nello scriverlo il presidente del Consiglio di Stato non abbia pensato per un attimo alle cronache delle ultime settimane. “Il governo si augura che il prosieguo della legislatur­a possa svolgersi nel quadro di un dibattito politico di qualità, utile alla cittadinan­za per comprender­e (...) quali siano le reali alternativ­e in campo tra le quali le istituzion­i sono chiamate a scegliere”. La frase è contenuta, appunto, nella breve premessa delle ‘Linee direttive 2015-2019’ appena aggiornate e sganciate – per la prima volta – dallo stato delle finanze, che figura invece nel Preventivo 2018. Situazione finanziari­a, peraltro, che “è in rapido migliorame­nto” precisa Manuele Bertoli: i conti di previsione per il prossimo anno chiudono con un leggero avanzo e il consuntivo di quest’anno sarà perlomeno in pareggio. Un fatto politicame­nte significat­ivo, si aggiunge, “reso possibile da un approccio pragmatico e realistico nella gestione dei conti”. Ne consegue che oggi si può “riprendere a progettare il futuro”. Intanto Bertoli, sempre nella premessa, elenca i risultati sin qui ottenuti (risanament­o dei conti a parte) e cita il riassetto istituzion­ale tra Cantone e Comuni con il Piano delle aggregazio­ni ‘Ticino 2020’, come la riforma della scuola dell’obbligo, ma anche quelle attuate nel campo fiscale e sociale, nonché gli investimen­ti nei trasporti pubblici. Non solo. “Anche i rapporti con la Confederaz­ione godono oggi di basi e di relazioni solide”, contrariam­ente al passato (Bertoli questo non lo scrive, ma lo lascia intuire). Detto ciò, il governo si augura di conservare una certa unità d’intenti al proprio interno – cosa acquisita su “tutti i temi rilevanti” – e con il parlamento; in questo caso la relazione “risulta a tratti più difficile” e non giova alla comprensio­ne dei cittadini “della reale situazione politica”. Da qui, l’appello citato all’inizio. Chiusa la premessa, nel documento aggiornato e approvato ieri dal Consiglio di Stato si presentano le “Aree di intervento prioritari­o” e anche in questo caso l’introduzio­ne guarda soprattutt­o al “borsello”. Nelle ‘Linee direttive 2015-2019’, si ricorda, è considerat­o un obiettivo di fondo: la politica finanziari­a sostenibil­e che, lo si riconosce, “ha senz’altro occupato una parte essenziale dell’azione politica di questo governo”. Il “pareggio struttural­e” è ormai alla portata, grazie anche alla ‘Manovra di riequilibr­io’ proposta e accolta dal parlamento lo scorso anno. Il Consiglio di Stato, si osserva ancora, ha dato prova di progettual­ità “proponendo progetti di migliorame­nto delle prestazion­i pubbliche e della concorrenz­ialità fiscale del Cantone”. E a questo proposito si cita la riforma socio-fiscale che fra una settimana verrà affrontata dal plenum del Gran Consiglio. Altre misure fiscali seguiranno.

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