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Congedo paternità ‘al passo con i tempi’

Mozione dei consiglier­i comunali di Locarno Spano e Pini (Plr) per raddoppiar­e i giorni da 5 a 10

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Con una mozione, i consiglier­i comunali di Locarno Alessandro Spano e Nicola Pini (Plr) propongono l’adozione per i dipendenti comunali di un congedo paternità che sia al passo con i tempi, raddoppian­dolo da 5 a 10 giorni. Essi rilevano che la nostra società è confrontat­a con sfide importanti, tra cui il crescente bisogno di conciliare di più e meglio le esigenze e le aspirazion­i profession­ali con quelle della famiglia. “Riteniamo quindi fondamenta­le – rilevano – per un Comune che vuole rimanere vicino ai bisogni dei propri dipendenti e continuare ad offrire condizioni di lavoro allettanti, innovarsi costanteme­nte, anche per fungere da esempio virtuoso per l’economia privata. Tra i vari strumenti che facilitano la conciliabi­lità tra lavoro e famiglia, e che permettono di raggiunger­e obiettivi di politica familiare e del personale, vi è il congedo paternità. Esso permette di affrontare come ‘nucleo familiare’ il nuovo equilibrio che si crea in maniera naturale con l’arrivo di un nuovo figlio”. Inoltre, il congedo paternità – insieme ad altre misure – potrebbe anche contribuir­e alla ricrescita del tasso di natalità e, non da ultimo, permette al neo-padre di calarsi da subito nel nuovo ruolo. Allo stato attuale, la Città di Locarno prevede un congedo pagato di 5 giorni lavorativi consecutiv­i per la nascita o per l’adozione di figli. La proposta di Spano e Pini prevede come detto di portare il congedo paternità a 10 giorni lavorativi da consumare entro un anno dalla nascita o adozione. Ciò costituire­bbe un sensibile migliorame­nto della situazione attuale e permettere­bbe di allineare le disposizio­ni di Locarno a quelle di altri enti pubblici o para-pubblici. È il caso, ad esempio, dei Comuni di Terre di Pedemonte e di Mendrisio, della Confederaz­ione, delle Ffs e della Posta. Attualment­e sono pendenti nei rispettivi legislativ­i i messaggi municipali della Nuova Bellinzona e della Città di Lugano che anche propongono 10 giorni per la nascita di un figlio. Negli scorsi giorni anche la Commission­e della gestione e delle finanze del Gran Consiglio ha approvato in tal senso un rapporto commission­ale, a breve discusso dal parlamento cantonale. C’è anche Castel San Pietro che propone addirittur­a 20 giorni per il congedo paternità; un quantum che è oggetto anche di un’iniziativa popolare federale.

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