laRegione

Una piazza da… premio

Riva San Vitale riceve una distinzion­e nell’ambito del concorso ‘Flâneur d’Or’

- Di Daniela Carugati

Il progetto è assurto agli onori, unico ticinese, nell’ambito di un riconoscim­ento che valorizza chi dà agio alle infrastrut­ture per i pedoni

Fare largo ai pedoni lungo una strada cantonale non era scontato. Soprattutt­o se questo collegamen­to sfocia in un valico, quindi ha un che di internazio­nale. Eppure a Riva San Vitale ci sono riusciti. C’è voluta tanta tenacia, ma ce l’hanno fatta a regalarsi una piazza – piazza Grande – che sia davvero tale. Ovvero più a misura d’uomo che d’auto. Un atto di coraggio che è valso al Comune sulle rive del Ceresio una Distinzion­e. A consegnarl­a, ieri a Bienne, è stata Mobilità pedonale svizzera, l’Associazio­ne svizzera dei pedoni. A fare da sfondo la nona edizione del concorso ‘Flâneur d’Or’, un premio per le infrastrut­ture pedonali, assegnato ogni tre anni e sostenuto dall’Ufficio federale delle strade (www.flaneurdor.ch). Ma a rendere ancor più orgogliose le autorità rivensi, c’è la consapevol­ezza che il paese è il solo centro ticinese a essere stato iscritto nella rosa 2017 degli enti a cui è stato assegnato un riconoscim­ento. Fra i 51 progetti giunti da tutta la Svizzera, a ricevere il premio maggiore è stata, invece, la città di Bienne con il suo nuovo parco. Inaugurata nell’ottobre del 2016, la riqualific­a della piazza aveva già attirato

l’attenzione de ‘I Borghi più belli della Svizzera’. E non a caso. Oggi, motivano i promotori del ‘Flâneur d’Or’, piazza Grande è diventata un “centro di aggregazio­ne sociale, come dimostra la sua fruibilità da parte della popolazion­e”. E ciò rende omaggio pure alla sua iscrizione nell’Inventario federale degli insediamen­ti svizzeri da proteggere. Ecco che aver investito un milione di franchi ha permesso di restituire al nucleo sicurezza e attrattivi­tà. E questo anche grazie all’introduzio­ne di una zona 30 e all’uso sapiente dei materiali, che delineano gli utilizzi da parte dei vari utenti della strada. Una soluzione che ha colpito la giuria del concorso. Tra le mura del Palazzo comunale non ci si vuole limitare alla piazza. L’idea è quella di estendere questo approccio a sud, verso la zona del nucleo, la chiesa parrocchia­le e la sede della Virginia Tech. La voglia, insomma, è quella di osare, come negli auspici della stessa giuria.

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