Una piazza da… premio
Riva San Vitale riceve una distinzione nell’ambito del concorso ‘Flâneur d’Or’
Il progetto è assurto agli onori, unico ticinese, nell’ambito di un riconoscimento che valorizza chi dà agio alle infrastrutture per i pedoni
Fare largo ai pedoni lungo una strada cantonale non era scontato. Soprattutto se questo collegamento sfocia in un valico, quindi ha un che di internazionale. Eppure a Riva San Vitale ci sono riusciti. C’è voluta tanta tenacia, ma ce l’hanno fatta a regalarsi una piazza – piazza Grande – che sia davvero tale. Ovvero più a misura d’uomo che d’auto. Un atto di coraggio che è valso al Comune sulle rive del Ceresio una Distinzione. A consegnarla, ieri a Bienne, è stata Mobilità pedonale svizzera, l’Associazione svizzera dei pedoni. A fare da sfondo la nona edizione del concorso ‘Flâneur d’Or’, un premio per le infrastrutture pedonali, assegnato ogni tre anni e sostenuto dall’Ufficio federale delle strade (www.flaneurdor.ch). Ma a rendere ancor più orgogliose le autorità rivensi, c’è la consapevolezza che il paese è il solo centro ticinese a essere stato iscritto nella rosa 2017 degli enti a cui è stato assegnato un riconoscimento. Fra i 51 progetti giunti da tutta la Svizzera, a ricevere il premio maggiore è stata, invece, la città di Bienne con il suo nuovo parco. Inaugurata nell’ottobre del 2016, la riqualifica della piazza aveva già attirato
l’attenzione de ‘I Borghi più belli della Svizzera’. E non a caso. Oggi, motivano i promotori del ‘Flâneur d’Or’, piazza Grande è diventata un “centro di aggregazione sociale, come dimostra la sua fruibilità da parte della popolazione”. E ciò rende omaggio pure alla sua iscrizione nell’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere. Ecco che aver investito un milione di franchi ha permesso di restituire al nucleo sicurezza e attrattività. E questo anche grazie all’introduzione di una zona 30 e all’uso sapiente dei materiali, che delineano gli utilizzi da parte dei vari utenti della strada. Una soluzione che ha colpito la giuria del concorso. Tra le mura del Palazzo comunale non ci si vuole limitare alla piazza. L’idea è quella di estendere questo approccio a sud, verso la zona del nucleo, la chiesa parrocchiale e la sede della Virginia Tech. La voglia, insomma, è quella di osare, come negli auspici della stessa giuria.