Un difensore all’attacco
Steve Rouiller, che da centrale si sta adattando a fare il terzino, sprona i suoi: ‘Trasformiamo la delusione in rabbia!’
Dimenticare il Grasshopper e pensare al... Grasshopper. È lo scherzo del calendario che dopo aver messo il Lugano di fronte al Gc nei quarti di Coppa, ripropone la sfida a campi invertiti già domani per la Super League. Come dire che i bianconeri hanno subito l’occasione di rifarsi dopo la dolorosa sconfitta ai rigori di giovedì. «Brucia ancora, perché ci tenevamo molto, con tre partite avremmo potuto mettere le mani su un trofeo prestigioso e qualificarci per la prossima Europa League – ammette il difensore dei sottocenerini Steve Rouiller –. E fa ancora più male per il modo in cui siamo usciti, perché se nel primo tempo siamo forse stati un po’ timidi, nel secondo noi ci abbiamo provato. I rigori poi si sa, sono un po’ una roulette». Una lotteria in cui i bianconeri hanno davvero giocato male le loro chance, con il solo Culina in grado di realizzare dagli undici metri, mentre hanno sbagliato nell’ordine Sabbatini, Mariani e Ledesma... «Succede, anche i più grandi giocatori hanno sbagliato rigori importanti, non si può certo far loro una colpa. Anzi, per sbagliare bisogna avere il coraggio di tirare. In partita non è come in allenamento, c’è più tensione e stress, cambia tutto». Archiviate Coppa Svizzera ed Europa League (giovedì la trasferta a Bucarest per l’ultimo match del girone, ormai inutile ai fini della qualificazione), il Lugano può concentrarsi sul campionato... «Dobbiamo reagire, trasformare la delusione in rabbia positiva ed entrare in campo con la voglia di dimostrare che meritavamo noi di vincere già in Coppa. E l’unico modo per farlo è andare a prenderci i tre punti, fondamentali per la classifica. In queste ultime tre partite (dopo la gara del Letzigrund il Lugano sfiderà ancora il Losanna a Cornaredo e il Thun in trasferta, ndr) dovremo cercare di mettere più fieno possibile in cascina, in modo da vivere una pausa invernale tranquilla e preparare nel migliore dei modi la seconda parte di stagione». Come ha confermato anche la partita di Coppa, Rouiller e compagni stanno attraversando un ottimo momento dal punto di vista difensivo (solo due gol subiti nelle ultime quattro partite, oltretutto contro il leader Yb), a cui si contrappone però una certa sterilità offensiva... «I pochi gol incassati sono certamente una nota positiva di questo periodo, ma possiamo ancora fare meglio, così come è necessario migliorare in fase realizzativa. C’è bisogno forse un po’ di cattiveria in più davanti alla porta, altrimenti diventa complicato, perché il calcio è fatto dalle due fasi. Ma sono sicuro che anche i gol arriveranno».
‘Gioco e sono contento’
Se la difesa gira bene, il merito è anche del 27enne vallesano, cresciuto notevolmente in questa stagione e non a caso tra gli elementi più utilizzati da Tami («è
uno dei più positivi, è concentrato, determinato, coraggioso e sta dando continuità alle sue qualità», le parole del mister nei suoi confronti)... «Sono contento, perché sto giocando quasi tutte le partite e penso anche piuttosto bene. Però non mi accontento, posso e voglio ancora crescere e in questo senso la fiducia del mister, che sento, è molto importante,
perché è solo giocando che si migliora». Dove poco importa, perché dopo aver dimostrato di essere in grado di giostrare da centrale sia in una difesa a tre, sia a quattro, nelle ultime uscite si è ben disimpegnato anche come terzino... «Gioco dove vuole il mister. Nelle ultime partite ho giocato in fascia, una posizione che avevo già occupato ma solo sporadicamente in passato. È ovviamente diverso, perché oltre alla fase difensiva, devi pensare anche a spingere e questo comporta pure uno sforzo fisico maggiore, perché si corre molto di più. Penso però di essere sulla strada giusta anche come terzino, in fondo il piacere di giocare è sempre lo stesso».