Amara, anzi amarissima
Un primo tempo davvero brutto, poi l’inattesa metamorfosi. Ma l’epilogo è durissimo, per colpa di Genazzi.
Losanna – Basta guardare in faccia i giocatori biancoblù per capire quanto possa far male. Perdere una partita in quel modo, dopo una rimonta del genere. Tutta colpa, però, di un primo tempo davvero brutto. Anzi, bruttissimo. Contro un Losanna più attivo, più veloce, più tutto. Paradossalmente, sarà però proprio quel 3-0 tanto drammatico dopo appena dieci minuti di gioco a costringere l’Ambrì a tirar fuori il meglio di sé. Con Cereda che, dopo un infruttuoso timeout, decide pure di togliere dalla scena un Conz invero incolpevole. Alla ricerca della famosa scossa. Che arriverà, eccome se arriverà.
Dal 3-0 al 3-4 in meno di venti minuti di gioco effettivo. Foss’anche solo per quello, l’Ambrì non meritava che finisse così.
A cominciare dall’esatto momento in cui, in mezzo a tanto Losanna, un proiettile di Plastino dalla blu crocifigge il povero Zurkirchen, che quel tiro non lo vede nemmeno arrivare. A un minuto e spiccioli dalla prima sirena, il gol del difensore canadese (che in fin dei conti sarà uno dei migliori tra i suoi) segna davvero l’inizio di una partita del tutto diversa. Infatti, all’opposto di ciò che succedeva prima, è l’Ambrì ad avere in mano il pallino del gioco. Mentre Yves Sarault e i suoi uomini sono costretti a guardare. Finalmente mobile, finalmente liberata, la squadra di Cereda a poco a poco raccoglie i frutti del suo lavoro. Arrivando sino a pareggiare i conti nel silenzio di Malley, con un’altra bomba dalla ‘blu’ di Fora, poco oltre metà partita, dopo il polsino di Bianchi che riapre del tutto la contesa in inferiorità numerica un paio di minuti prima. Un silenzio che poi, repentinamente, lascerà
spazio ai fischi, quando – al 6’23’’ del terzo periodo – Dominic Zwerger coglie tutti fermi e impreparati davanti alla gabbia avversaria. Dal 3-0 al 3-4 in meno di venti minuti di gioco effettivo: davvero un qualcosa di incredibile. E, purtroppo per Fora e compagni, anche un po’ troppo bello per essere vero. Nessuno, però, poteva immaginare un epilogo tanto crudele per i leventinesi. Che, naturalmente, dal gol di Zwerger in poi sanno di dover fare i conti con la stizzita reazione degli avversari, ma non s’immaginano certo di finire al tappeto in quel modo. A
quindici miseri secondi dal termine. Per colpa di una penalità di Kubalik che, a ben vedere, è un’ingenuità, frutto magari della frustrazione per la botta al ginocchio a centro pista di qualche minuto prima, che il ventiduenne talento ceco sfoga sul povero Frick, cinturandolo platealmente sotto gli occhi degli arbitri. È lì che il Losanna risorge, con uno slap di Genazzi che infiamma Malley. Facendo sprofondare nello sconforto un Ambrì che dal 18’ in poi ha dato prova di grande carattere. E che, foss’anche soltanto per quello, non meritava certo che finisse così.