laRegione

Amara, anzi amarissima

Un primo tempo davvero brutto, poi l’inattesa metamorfos­i. Ma l’epilogo è durissimo, per colpa di Genazzi.

- di Grégoire Macheret

Losanna – Basta guardare in faccia i giocatori biancoblù per capire quanto possa far male. Perdere una partita in quel modo, dopo una rimonta del genere. Tutta colpa, però, di un primo tempo davvero brutto. Anzi, bruttissim­o. Contro un Losanna più attivo, più veloce, più tutto. Paradossal­mente, sarà però proprio quel 3-0 tanto drammatico dopo appena dieci minuti di gioco a costringer­e l’Ambrì a tirar fuori il meglio di sé. Con Cereda che, dopo un infruttuos­o timeout, decide pure di togliere dalla scena un Conz invero incolpevol­e. Alla ricerca della famosa scossa. Che arriverà, eccome se arriverà.

Dal 3-0 al 3-4 in meno di venti minuti di gioco effettivo. Foss’anche solo per quello, l’Ambrì non meritava che finisse così.

A cominciare dall’esatto momento in cui, in mezzo a tanto Losanna, un proiettile di Plastino dalla blu crocifigge il povero Zurkirchen, che quel tiro non lo vede nemmeno arrivare. A un minuto e spiccioli dalla prima sirena, il gol del difensore canadese (che in fin dei conti sarà uno dei migliori tra i suoi) segna davvero l’inizio di una partita del tutto diversa. Infatti, all’opposto di ciò che succedeva prima, è l’Ambrì ad avere in mano il pallino del gioco. Mentre Yves Sarault e i suoi uomini sono costretti a guardare. Finalmente mobile, finalmente liberata, la squadra di Cereda a poco a poco raccoglie i frutti del suo lavoro. Arrivando sino a pareggiare i conti nel silenzio di Malley, con un’altra bomba dalla ‘blu’ di Fora, poco oltre metà partita, dopo il polsino di Bianchi che riapre del tutto la contesa in inferiorit­à numerica un paio di minuti prima. Un silenzio che poi, repentinam­ente, lascerà

spazio ai fischi, quando – al 6’23’’ del terzo periodo – Dominic Zwerger coglie tutti fermi e impreparat­i davanti alla gabbia avversaria. Dal 3-0 al 3-4 in meno di venti minuti di gioco effettivo: davvero un qualcosa di incredibil­e. E, purtroppo per Fora e compagni, anche un po’ troppo bello per essere vero. Nessuno, però, poteva immaginare un epilogo tanto crudele per i leventines­i. Che, naturalmen­te, dal gol di Zwerger in poi sanno di dover fare i conti con la stizzita reazione degli avversari, ma non s’immaginano certo di finire al tappeto in quel modo. A

quindici miseri secondi dal termine. Per colpa di una penalità di Kubalik che, a ben vedere, è un’ingenuità, frutto magari della frustrazio­ne per la botta al ginocchio a centro pista di qualche minuto prima, che il ventiduenn­e talento ceco sfoga sul povero Frick, cinturando­lo platealmen­te sotto gli occhi degli arbitri. È lì che il Losanna risorge, con uno slap di Genazzi che infiamma Malley. Facendo sprofondar­e nello sconforto un Ambrì che dal 18’ in poi ha dato prova di grande carattere. E che, foss’anche soltanto per quello, non meritava certo che finisse così.

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KEYSTONE È il 59’45’’: Descloux è pietrifica­to, e l’Ambrì va al tappeto

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