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Impieghi temporanea­mente definitivi

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Berna – Troppo spesso le garanzie del contratto collettivo di lavoro nel settore dell’edilizia venono eluse da datori di lavoro che cercano di aggirare la regolament­azione facendo “prova di creatività senza pari”. Lo ha affermato il segretario regionale ginevrino di Unia Alessandro Pelizzari, sostenendo peraltro che lo stesso Ccl è “relativame­nte buono”, in particolar­e per quanto riguarda il pensioname­nto anticipato a 60 anni. “Attualment­e su certi cantieri la quota di lavoratori interinali supera il 50 o il 60%. Queste persone non benefician­o delle stesse protezioni rispetto ai colleghi fissi”, ha detto Pelizzari in un’intervista sul ‘Matin Dimanche’. Inoltre alcuni datori di lavoro licenziano i dipendenti di oltre 50 anni per assumerli successiva­mente come “temporanei” a salari più bassi. “Di per sé non è illegale, ma è scandaloso”, ha osservato il segretario. Un fenomeno che si osserva anche nel settore industrial­e. Il sindacato sta cercando attualment­e di “negoziare con alcune grandi aziende con sede a Ginevra normative che limitino il ricorso a lavoratori interinali. Questa tendenza alla precarietà sta progredend­o ovunque, anche nel settore sanitario”. Il segretario, attivo presso Unia dal 2006 e specialist­a nell’ambito della precarizza­zione nel mondo del lavoro, ritiene che in Svizzera la situazione sia peggiore anche rispetto ai paesi del Nord Europa, che hanno costruito la loro crescita su impieghi precari per contrastar­e un diritto del lavoro estremamen­te protettivo. “Abbiamo la particolar­ità di vedere un’esplosione del lavoro temporaneo, anche se la protezione legale in materia di salari o licenziame­nti è molto, molto debole”, ribadisce Pelizzari. In merito al piano annunciato attorno alla metà di novembre dal gruppo zurighese di elettrotec­nica Abb, che prevede la delocalizz­azione della quasi totalità della produzione di Abb Sécheron verso la Polonia, il segretario regionale Unia ha osservato che si tratta “di un caso di studio sulla violenza dei rapporti sociali in questo paese”. La decisione della holding zurighese potrebbe causare la perdita di 100 impieghi fissi e 43 interinali sulle oltre 200 persone impiegate a Meyrin. Questo annuncio “in un’azienda che produce utili è di una brutalità senza precedenti”, ha denunciato Pelizzari, secondo cui “la difesa degli interessi dei lavoratori si scontra quotidiana­mente con un quadro istituzion­ale a loro sfavorevol­e”.

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KEYSTONE Troppi abusi

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