Lo scisma da un milione e passa
Berna – Nuovo contenzioso fra il vescovo di Coira e i cattolici di Zurigo. In una lettera, Monsignor Vitus Huonder avanza pretese su un fondo di un milione e 200mila franchi, aperto dai fedeli zurighesi nel 1990 con lo scopo di fondare una diocesi sulle rive della Limmat. “È chiaro che l’ordinariato episcopale non ha alcun diritto legale sul denaro del fondo, ma certamente morale”, si legge nella missiva del vescovo, citata dalla ‘SonntagsZeitung’’. Dopo la bocciatura in luglio del progetto di diocesi zurighese – ad opporsi erano state le chiese di sei dei sette cantoni che compongono la circoscrizione vescovile di Coira – si pone ora la domanda di cosa fare con il denaro depositato nel fondo. Huonder propone di destinarne un terzo alla cultura, un terzo alla formazione e l’ultimo al sociale. Con i primi 400mila franchi intende restaurare il castello vescovile. Una somma identica andrebbe al Seminario di San Lucio, sempre nel capoluogo grigionese. L’ultimo terzo sarebbe diviso in due: una metà alla Caritas del Canton Grigioni e l’altra all’associazione Aiuto svizzero per madre e bambino che, come alternativa all’aborto, offre consulenza a donne e coppie in difficoltà a causa di una gravidanza o della nascita di un figlio. A Zurigo la missiva è stata accolta negativamente. Secondo il presidente del consiglio sinodale del cantone Benno Schnüriger, la lettera rischia di sollevare proteste. Egli si chiede inoltre se il vescovo debba occuparsi di questioni zurighesi. Secondo Schnüriger, l’uso dei fondi proposto da Huonder è autoritario, mentre la donazione agli antiabortisti vien vista come una pura provocazione. Per rinnovare il castello il vescovo di solito usa i propri soldi. A detta della ‘SonntagsZeitung’, i cattolici zurighesi suppongono che Huonder intenda promuovere il controverso progetto di museo del tesoro della cattedrale. In una nota, il portavoce del vescovo, Giuseppe Gracia, nega, precisando che il denaro sarebbe destinato al castello in quanto edificio amministrativo. Nulla a che vedere, scrive, con il tesoro della cattedrale.