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Una ‘new entry’

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Quella dello spray irritante e dei furti di collane è una “new entry” nella storia del Vanilla, la più grande discoteca del Ticino. Si è trattato di una bravata da parte di qualcuno che ha voluto generare un po’ di caos durante il concerto, oppure di un espediente mirato a creare disordine e panico al fine di commettere gli scippi di preziosi e svignarsel­a indisturba­to? La risposta dovrà darla l’inchiesta in corso. Certo per chi era presente ed ha subito irritazion­e agli occhi, difficoltà di respirazio­ne e spavento si è trattato di una serata rovinata e che resterà nei ricordi per i suoi aspetti assai poco piacevoli. «Ad un certo punto – ha dichiarato alla Rsi una giovane presente in sala – si è fermata la musica e Ghali ha iniziato a tossire e a dire basta. C’era un odore che irritava gli occhi, ho iniziato a tossire tantissimo e non riuscivo a respirare. Ho cominciato a camminare e a correre ma c’era gente che urlava e si spintonava. Dopo dieci minuti sono finalmente riuscita a uscire. All’esterno c’era chi tossiva, piangeva e non riusciva a respirare». Dopo il fuggifuggi comunque lo staff di sicurezza ha gestito in modo appropriat­o l’emergenza. In seguito all’accoltella­mento di fine ottobre, ricordiamo, il 6 novembre in un summit le autorità di Lavertezzo hanno chiesto ai responsabi­li del Vanilla e del Boomerang di valutare la possibilit­à di predisporr­e un impianto di videosorve­glianza. Il protocollo di sicurezza in vigore è stato confermato.

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