Slitta la serata informativa
Il 2021, data d’apertura del Centro federale d’asilo a Pasture, certo non è dietro l’angolo. E di punti da chiarire, ci fanno capire il sindaco di Novazzano Bernasconi e la municipale di Chiasso Colombo-Regazzoni, ne restano ancora. Anche per quanto riguarda la fase di transizione tra vecchie e nuove strutture. Nel frattempo, comunque, i quattro sottogruppi di lavoro formati proprio per affrontare le diverse tematiche sul tappeto – dalla sicurezza alla logistica, passando per numeri e procedure – continuano a riunirsi. È semmai la serata pubblica già annunciata che si allontana. Prevista entro la fine di gennaio, è stata spostata più in là sul calendario. Ragioni tecniche – prima si vogliono avere più informazioni possibile – e di disponibilità dei diversi attori. Ci si attende, infatti, che siano tutti presenti: rappresentanti federali, cantonali e comunali. Così ci si è dati appuntamento (in plenum) verso la metà di gennaio, per tirare le prime somme. E sempre gennaio segnerà un’altra svolta, questa volta a livello federale. Con l’anno nuovo entrerà in vigore, in effetti, l’Ordinanza sull’approvazione dei piani per i Centri federali per richiedenti l’asilo. Il che metterà nelle sole mani del Dipartimento federale di giustizia e polizia la competenza di decidere sui progetti chiamati a dar forma alle strutture previste sul territorio nazionale (tra cui Pasture). In altre parole, il governo federale ha tutta l’intenzione di chiudere il capitolo dei Piani settoriali entro la fine del 2017. D’altro canto, il settembre scorso il primo ‘sì’ a strategie e investimenti era arrivato dal Consiglio nazionale. E nel pacchetto da oltre 642 milioni figurano pure i quasi 63 milioni necessari a concretizzare il Centro fra Balerna e Novazzano (su un terreno delle Ffs). Adesso toccherà agli Stati pronunciarsi in una prossima sessione. A compiere un passo iniziale verso il voto è stata, l’ottobre scorso, la Commissione delle finanze degli Stati, la quale ha risolto all’unanimità di seguire il Nazionale. Posizione presa, come riferito in una nota, dopo aver assistito alla presentazione del progetto da parte dell’Amministrazione e aver “preso atto delle conclusioni a cui è giunta la sottocommissione competente”.