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‘Ecco quanto ci tengono i leader’

Cereda e l’Ambrì rialzano la testa dopo tre sconfitte di fila. Di nuovo con ‘Guggi’ in squadra: ‘Lui ha una classe eccezional­e’.

- Di Marco Maffiolett­i

Ambrì – Stavolta Luca Cereda è soddisfatt­o. «Siamo contenti. Se a Losanna non c’era stata l’attitudine, oggi abbiamo reagito, e voglio fare i compliment­i ai giocatori. Con questa vittoria abbiamo dimostrato di saper reagire alle avversità. La chiave della partita? Un tiro bloccato da D’Agostini mentre eravamo in apnea. Inoltre Emmerton ha vinto tanti ingaggi e Kubalik ha segnato due gol». La bella risposta dei leader. «Hanno dimostrato di tenere alla nostra causa. E vorrei pure dare una menzione particolar­e a Lhotak: pochi cambi, ma li ha fatti bene, ed è stato premiato con il gol». La scelta di ridare fiducia a Conz è stata azzeccata. «Dopo la sconfitta di Losanna volevamo dare pure a lui la possibilit­à di riscattars­i, ecco perché l’abbiamo schierato». Assente nelle ultime 13 partite (l’ultima la giocò il 9 ottobre), è tornato anche Guggisberg. «Peter si allena bene da dieci giorni e desideravo dargli una vera chance – spiega Cereda –. Poi, dopo tre sconfitte volevamo creare un’altra dinamica, dando nuova linfa alla squadra modificand­o le prime due linee». Di garanzie sul futuro di ‘Guggi’, però, non ce ne sono. “Le sue ginocchia sono relativame­nte usurate – spiega Cereda –. Si è sottoposto a una nuova terapia e i risultati sembrano buoni; speriamo che l’effetto sia duraturo, ma sappiamo che la situazione non è stabile e dovremo adattarci quotidiana­mente. La speranza è però di recuperarl­o completame­nte, perché lui ha una classe eccezional­e». Cereda, poi, torna a parlare di Lhotak, che è sul piede di partenza (per lui è pronto un biennale a Friborgo). «Onestament­e non m’interessa dove sarà tra sei mesi: a me preme solo ritrovare il Lukas che ho conosciuto e allenato nelle giovanili». Poi il ceco racconta la sua serata. «È davvero una cosa strana giocare solo il powerplay. Era freddissim­o e sono entrato in pista per la prima volta dopo 13’, ma ho dato tutto per aiutare la squadra nei pochi cambi e sono felice di aver contribuit­o alla vittoria. Certo – conclude Lhotak – che non mi aspettavo una stagione simile, speravo di giocare di più. Più rabbia o delusione? Un po’ entrambe. All’inizio andava tutto male, ora va un pochino meglio ma non sono ancora dove vorrei essere. Spero che dopo Natale arrivi il mio momento». Finale con Lauri Korpikoski, alla sua prima volta alla Valascia. «Quello verso Ambrì è stato un viaggio bellissimo, ma che freddo – dice l’attaccante finlandese dello Zurigo –. Pur se, è vero, quando giochi non te ne accorgi. In ogni caso non avevo mai giocato in un’atmosfera del genere».

Alla Valascia Kubalik ritrova il gol. Anzi sono due, come a Davos

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