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Lara Gut è tornata

La ticinese seconda nel superG di Lake Louise alle spalle di Tina Weirather. Buona prova d’assieme per la Svizzera.

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È servito ben poco tempo a Lara Gut per tornare ai massimi livelli dopo l’infortunio al ginocchio dello scorso febbraio ai Mondiali di St. Moritz. Alla quinta gara della stagione la ticinese è salita sul podio del superG di Lake Louise, con un secondo posto che lancia in modo decisivo la sua stagione. La Gut si è inchinata soltanto alla rap presentant­e del Liechtenst­ein Tina Weirather, alla quale ha concesso l’inezia di 11 centesimi. E non è un caso che, dopo i primi risultati comprensib­ilmente sotto le sue possibilit­à, la rinascita sia avvenuta proprio in superG, sua disciplina prediletta, quella che meglio ne esalta l’istinto di sciatrice. Ieri Lara Gut ha mostrato un volto diverso. Per quanto non perfetta, ha scaricato sugli sci una determinaz­ione ben diversa rispetto a quella delle prime uscite, quando non aveva mai fatto meglio del nono posto. Lake Louise, d’altra parte, porta bene alla ticinese che sulle nevi canadesi si era già imposta a tre riprese (2013, 2014, 2016). La tournée americana si è dunque conclusa su una nota più che positiva, il che lascia ben spera re per il ritorno in Europa, con il prossimo appuntamen­to di St. Moritz (una combinata e due superG a partire da venerdì). Per la sciatrice di Comano occorrerà gestire un pizzico di pressione per quello che è a tutti gli effetti un ritorno sulla scena del delitto dopo l’infortunio dello scorso febbraio. Questo risultato – ha spiegato la ticinese – prova che posso ancora primeggiar­e. Questo significa che non devo più pazientare: ormai posso puntare al successo in ogni gara. Devo però essere più aggressiva, trovare le traiettori­e più dirette. La sciata “tonda” non mi si addice troppo. Ecco perché il superG resta la disciplina prediletta. È quella che mi permette di ritrovare prima le migliori sensazioni». La vittoria di Tina Weirather rientra nella logica delle cose. La ragazza del Principato, infatti, nelle due discese di venerdì e sabato si era piazzata al 2° e al 5° posto, denotando un’eccellente condizione fisica. Come eccellente è stato in generale il weekend delle elvetiche. Oltre alla Gut, va segnalata Michelle Gisin con il terzo posto in discesa, mentre ieri alle spalle della ticinese si sono piazzate Jasmine Flury (7ª) e Corinne Sutter (10ª). Una buona prova d’assie-

Ritorno in Europa con il morale alto

me, dunque, per una Nazionale che appare in crescita.

La Shiffrin è anche veloce

Tra le protagonis­te del weekend canadese non si può non citare Mikaela Shiffrin. Non soddisfatt­a di dominare da anni tra i paletti stretti e, quasi sempre, tra le porte larghe, a Lake Louise la statuniten­se

ha pensato bene di iniziare a dettar legge anche nella velocità. E lo ha fatto con un fine settimana da protagonis­ta. Alla 22enne del Colorado sono bastate quattro libere di Coppa del mondo per trovare il giusto feeling con la velocità e aggiudicar­si la 33ª vittoria di una carriera ancora molto giovane, la prima nella prova regina. Alla quale ha aggiunto un eccellente quinto posto nel superG. E se ieri il successo non è arrivato, non è lontano il giorno in cui riuscirà a imporsi anche nell’ultima disciplina che ancora le si nega, diventando così la sesta sciatrice della storia – con Lindsey Vonn, Anja Pärson, Janica Kostelic, Pernilla Wiberg e Petra Kronberger – capace di vincere in tutte le specialità.

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KEYSTONE

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