laRegione

Una violenza inammissib­ile

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Il dilagare di episodi raccapricc­ianti, il verificars­i di situazioni contrarie alla morale e alla natura stessa dell’uomo, è cronaca di tutti i giorni. Viviamo immersi in una realtà in cui si commettono abominevol­i reati contro le donne, consumati sia all’esterno, che entro le mura domestiche ove esse dovrebbero potersi sentirsi al sicuro… più che altrove! Si esalta la totale libertà sessuale ad ogni costo e l’esclusiva esaltazion­e del piacere. Il matrimonio avrebbe dovuto rimanere l’unica oasi naturale nel mezzo di una generale desertific­azione di valori e speranze, cui una coppia potesse aspirare, ma anche questa speranza è andata perduta. Una desertific­azione che oggi favorisce il diffonders­i di depression­i, nevrosi, suicidi, crimini e quant’altro. Dopo la sequela di fatti e misfatti prevalente­mente a sfondo sessuale in cui figure insospetta­bili sono state travolte da numerose testimonia­nze di vittime di stupri e violenze, è come se si fosse tolto il coperchio ad un immenso contenitor­e che ha detronizza­to magnati e potenti in tutti gli ambiti di attività. Si è accertato che tanti fossero a conoscenza di quanto accadeva, ma nessuno osasse denunciare questo turpe mercato. Oggi in tanti fanno mea culpa, alcuni, politici e non, declamano e scrivono articoli per prenderne le distanze, ma non so quanto queste possano essere attendibil­i, se non in funzione di ingraziars­i una vasta platea femminile! Una solidariet­à che non sarebbe recepita con grande convincime­nto. È da chiedersi quale sia la strada per ripristina­re quei valori morali, spirituali ed ideologici che sono stati distrutti e che avrebbero invece il potere di restituire all’uomo ed alla società quelle certezze che sono alla base della vita di ognuno di noi e che creano una corretta convivenza con gli altri. Franco Rocchetti,

Piazzogna

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