La prima volta di Alain Berset
Il socialista tra i più giovani presidenti della Confederazione. Eletto con un ottimo risultato.
Il consigliere federale friburghese Alain Berset (Ps) ieri è stato brillantemente eletto alla presidenza della Confederazione per il 2018 con 190 voti su 210 schede valide. Succede alla popolare-democratica Doris Leuthard. Il vicepresidente del Consiglio federale sarà invece lo zurighese Ueli Maurer (Udc), che ha ricevuto 178 voti su 192 schede valide. Rivolgendosi all’Assemblea federale, Alain Berset ha dichiarato di voler dedicare il massimo impegno e tutte le forze al servizio della Svizzera e dei suoi cittadini. «Conformemente alle nostre tradizioni e alle nostre istituzioni, non agirò mai da solo, ma assieme ai sei altri membri del governo». «Viviamo in un Paese sicuro e prospero, che si definisce per il rispetto delle minoranze che lo compongono e per la sua diversità», ha poi sottolineato Berset. Il capo del Dipartimento federale dell’interno (Dfi) si è espresso in tutte e quattro le lingue nazionali: in italiano, ha affermato in particolare che «anche da noi le persone soffrono per la crescente pressione sul mercato del lavoro e anche da noi si levano voci che deplorano lo sgretolamento dei valori patriottici e la perdita d’indipendenza. Ma non siamo un Paese diviso». Il futuro presidente della Confederazione ha pure ricordato che «25 anni fa il popolo svizzero ha respinto l’adesione allo Spazio economico europeo, aprendo un periodo di incertezza». Ma «il pragmatismo della nostra politica europea e la capacità a trovare compromessi all’interno del Paese ci ha consentito di trovare una via verso la stabilità: la via bilaterale». «È di questo stesso equilibrio che abbiamo bisogno oggi nella nostra relazione con l’Europa con cui condividiamo la cultura», ha aggiunto. Anche se la sua candidatura non era contestata, con 190 voti Alain Berset ha ottenuto un ottimo risultato, riuscendo a far meglio di Doris Leuthard, che l’anno scorso ne aveva ricevuti 188: due anni fa Johann Schneider-Ammann aveva però fatto ancora meglio con 196 voti. Berset, 45 anni, è uno dei più giovani presidenti che la Svizzera abbia mai avuto ed è apprezzato per le sue eccellenti doti di oratore nonché per l’ottima conoscenza dei dossier, cosa non scontata in un grosso dipartimento come il suo.