A Ginevra sciopero contro Uber Unia: salari indecenti
Condizioni di lavoro e salari inaccettabili. Questi i motivi che hanno spinto ieri gli autisti di due società vodesi, che lavorano per Uber a Ginevra, ad incrociare le braccia. Lo ha indicato ieri il sindacato Unia che chiede alla società americana un cambiamento radicale di rotta. Un picchetto di sciopero è stato allestito davanti alla sede ginevrina di Uber, a Carouge. Secondo Unia le società Pégase Léman e StarLimoLuxe prestano gli autisti a Uber, senza rispettare le condizioni legali. Concretamente, un quarto del prezzo della corsa è attribuito a Uber, e il rimanente è suddiviso fra la società che affitta il servizio e i dipendenti. Questo modello genera salari indecenti per orari che vanno da 47 a 48 ore la settimana, ha sottolineato il sindacato. I tassisti chiedono il rispetto dei loro diritti e un cambiamento di rotta radicale da parte di Uber. Inoltre, la direzione della società deve negoziare con Unia un contratto quadro. Le rivendicazioni sono state consegnate ieri da un gruppo di scioperanti alla direzione di Uber.