L’Spd a congresso per allearsi con Merkel
Berlino – I socialdemocratici tedeschi sono al bivio. Il congresso dell’Spd che si apre oggi a Berlino dovrà decidere se procedere o no ai colloqui con l’Unione di Angela Merkel, per un’eventuale riedizione della Grosse Koalition. Usciti bastonati dalle legislative del 24 settembre, i socialdemocratici di Martin Schulz avevano escluso una nuova alleanza con la cancelliera, imputando la disfatta agli anni passati con lei al governo, in veste di junior partner. Ma dopo il fallimento delle trattative tra Merkel, i Verdi e i Liberali, il solo scenario alternativo alla convocazione di un nuovo voto sembra in effetti quello di una nuova coalizione formata da Cdu/Csu e Spd. Le pressioni sul partito crescono, a partire da quelle del presidente della repubblica Frank-Walter Steinmeier (egli stesso socialdemocratico) e il più in difficoltà di tutti è proprio Martin Schulz. Alla propria parola, il presidente della Spd aveva assicurato il gran rifiuto socialdemocratico. Ora, tuttavia, Schulz si ricandida alla presidenza del partito, ma sull’ipotesi di una nuova Grosse Koalition vorrà conoscere il parere della base. Nei giorni scorsi, Schulz ha ricevuto pressioni anche dall’Europa: in particolare da Parigi e Atene, che contano sui socialdemocratici per sostenere le riforme europee in un clima “progressista e solidale”. La mozione del presidio socialdemocratico propone ai seicento delegati “colloqui dal risultato aperto” con Cdu e Csu. Senza escludere quindi l’ipotesi di un governo di minoranza e di un ritorno alle urne. Che il dibattito interno sia acceso è stato reso visibile dalle dichiarazioni di diversi parlamentari che hanno parlato di suicidio politico nel caso di una nuova Grosse Koalition. Schulz ha invece sottolineato la “buona performance” dei socialdemocratici nel governo della legislatura ormai alle spalle: “possiamo esserne orgogliosi”, ha affermato. Proprio come il ministro degli Esteri ed ex leader del partito Sigmar Gabriel, che infine ha rotto un lungo silenzio, affermando che la sconfitta elettorale non va attribuita alla Grosse Koalition. Hanno deciso, no?