Argo 1 e il viaggio in Sardegna: rogatoria
Il pg Noseda ha inoltrato una domanda d’assistenza giudiziaria all’Italia
Il quesito è: a quel viaggio/vacanza in Sardegna pagato dalla Argo 1, di cui ha riferito in settembre l’inchiesta giornalistica di Falò (Rsi), hanno o non hanno preso parte funzionari pubblici? Gli inquirenti ticinesi vogliono vederci chiaro e per questo il procuratore generale John Noseda ha inoltrato una rogatoria all’Italia. La domanda di assistenza giudiziaria internazionale è stata presentata di recente. In ballo c’è la fattura emessa da un’agenzia di viaggi bresciana, fattura pagata dalla Argo 1, ovvero dall’agenzia di sicurezza incaricata a suo tempo dal Dipartimento sanità e socialità (Dss) della sorveglianza di centri d’accoglienza per richiedenti l’asilo. Con la rogatoria all’autorità giudiziaria italiana, il Ministero pubblico intende verificare se di quel viaggio/vacanza in Sardegna abbiano beneficiato o meno funzionari cantonali e in particolare coloro che hanno avuto a che fare con la gestione del controverso mandato. Un mandato assegnato e rinnovato in violazione della legge sulle commesse pubbliche e senza la necessaria risoluzione governativa, come emerso dalle successive verifiche disposte dalla ‘Vigilanza’ della commissione parlamentare della Gestione. Mercoledì intanto il perito designato agli inizi di ottobre dal Consiglio di Stato, l’ex pp Marco Bertoli, ha consegnato il proprio rapporto. Al già magistrato inquirente il governo aveva chiesto di approfondire dal profilo amministrativo determinati aspetti legati alla gestione del mandato alla ditta bellinzonese, costato complessivamente 3,4 milioni di franchi. Il documento, sui cui contenuti vige il massimo riserbo, è sotto la lente del governo. Il quale dopo averlo esaminato potrebbe chiedere a Bertoli ulteriori approfondimenti. Il perito ha comunque evaso i quesiti posti dall’esecutivo. Ossia: per quale motivo il Dipartimento sanità e socialità si era rivolto alla Argo 1 per il controllo dei centri per rifugiati? Dopo il periodo di prova di quattro mesi erano date le condizioni per confermare il mandato? Quali verifiche venivano effettuate dall’Ufficio del sostegno sociale e dell’inserimento? Quali controlli venivano svolti sul personale impiegato e come si accertavano le ore registrate e fatturate dalla ditta?