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Vitta: ‘Convergenz­a, segnale molto positivo per il paese’

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«Questa riforma è il frutto di un approccio equilibrat­o e di una convergenz­a all’interno del Consiglio di Stato cercata con forza e ottenuta, visto che è stata approvata all’unanimità». Con queste parole Christian Vitta, direttore del Dipartimen­to finanze ed economia (Dfe), ha ribadito l’importanza dei compromess­i che hanno dato la luce alla Riforma fiscale e sociale. «La nostra priorità è stata migliorare la competitiv­ità del Ticino in ottica intercanto­nale» ha continuato Vitta, e un segnale importante è il contributo dato alle start-up. «Ci sono giovani che hanno difficoltà a reperire capitali per lanciare le loro idee, noi incentivia­mo a investire su di loro». Per il direttore del Dfe «in un mondo che cambia anche in ambito fiscale, rimanere immobili è un rischio». Da qui l’occhio di riguardo avuto verso chi è facoltoso e paga le imposte «dando un beneficio a tutta la comunità». Per Paolo Beltramine­lli, direttore del Dipartimen­to della sanità e della socialità (Dss), è stato importante coniugare «le esigenze di una fiscalità moderna e competitiv­a senza dimenticar­e gli intendimen­ti sociali, parte fondamenta­le che equilibra il pacchetto». Ad esempio con le risorse dedicate alle strutture. «Il consuntivo 2013 ha dedicato ad esse 7,4 milioni. I 14,9 milioni previsti dal Piano finanziari­o 2021 con questi aiuti diventeran­no, nel 2028, ben 28. Soldi che non aumentano solo i posti negli asili nido, ma ne migliorano la qualità e portano a una concreta diminuzion­e delle rette». Per Beltramine­lli non tutti saranno soddisfatt­i, ma con questi provvedime­nti «si dà una risposta concreta e puntuale a tutti gli atti parlamenta­ri che chiedevano di agire in questo senso». J.SC

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TI-PRESS Vitta e Beltramine­lli

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