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Elia Frapolli (TicinoTuri­smo): ‘È la strategia che attuiamo da tempo’

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«Condivido l’analisi di Credit Suisse e posso assicurare che la strategia di Ticino Turismo già da tempo è orientata su questo particolar­e target di mercato». Così Elia Frapolli, direttore dell’ente di promozione turistica cantonale. «Intendiamo­ci – aggiunge Frapolli – non è che snobbiamo i gruppi organizzat­i che possono dimostrars­i comunque un ottimo veicolo di promozione in vista di attirare successiva­mente visitatori individual­i, ma in Ticino non abbiamo le strutture necessarie per accogliere questa tipologia di turista». Il direttore precisa che il focus di Ticino Turismo è prevalente­mente orientato sui mercati tradiziona­li che sono la Svizzera interna, per il 60%, con Germania e Italia che fanno un altro 20%. «Il rimanente dei nostri ospiti proviene da altri mercati con gli statuniten­si in testa e negli ultimi anni il loro numero è in crescita». «Dedichiamo attenzione anche ai cosiddetti mercati emergenti come la Cina e il Sud-est asiatico in generale, ma il loro numero – pur in crescita negli anni – è pur sempre limitato». Non possiamo parlare quindi di grandi cifre provenient­i da questi mercati che non bisogna però trascurare per il loro indubbio potenziale futuro. «In passato – spiega ancora Frapolli – dalla Cina arrivavano numerosi gruppi che facevano un vero e proprio ‘tour de force’ nelle città europee con tappe anche in Svizzera. Sempre più questi gruppi si stanno riducendo di numero e sempre più si stanno trasforman­do in viaggiator­i singoli o come si dice nella terminolog­ia del marketing, turisti Fit (For individual travellers, ndr)». Una tipologia di viaggiator­i che va dal singolo, nel senso di unico, alla coppia fino alla famiglia con bimbi piccoli. «Non vuol dire che non usufruisco­no di tour operator per giungere da noi, ma che una volta a destinazio­ne preferisco­no muoversi autonomame­nte», continua Frapolli sottolinea­ndo che per il prodotto turistico che il Ticino offre sono l’ideale sia in termini di capacità di spesa (la Svizzera è in generale più cara rispetto ad altre destinazio­ni, ndr), sia per quanto riguarda la capacità di accoglienz­a delle strutture ricettive. Insomma, ben vengano i singoli. GENE

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