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La Resega resta tabù

La rincorsa, il sorpasso, la ripresa e poi l’amaro epilogo. Nell’overtime il Lugano si fa beffare dal Ginevra Servette.

- Di Moreno Invernizzi

Lugano – È una metamorfos­i in corso d’opera riuscita solo a metà quella che contraddis­tingue la prestazion­e del Lugano contro il Ginevra Servette. Che prima, per metà partita, mostra il suo volto peggiore, quello cioè di una squadra che ancora pasticcia e perde troppi dischi in impostazio­ne. E si ritrova sotto di in gol: 1-2 (alla rete d’apertura di Bezina replica Bürgler, ma il Ginevra passa nuovamente con Da Costa).

Bianconeri nuovamente k.o. sul ghiaccio amico. Ed è la quarta volta nelle ultime cinque partite

Poi, come d’incanto, da metà partita, ecco accendersi la luce, e i bianconeri allora innestano la marcia superiore piazzando quegli affondi che permettono loro di ribaltare il parziale. Ci pensano dapprima Hofmann e poi Fazzini, il primo al termine di una bell’azione da posizione defilata rispetto a Giovannini, il secondo, proprio a fil di sirena, insaccando nel sette un siluro su ingaggio vinto da Lapierre: 3-2. Finisse così, ci sarebbe modo di rallegrars­i per una serata iniziata in sordina, ma portata a termine nel migliore dei modi. Ma non va a finire così. Anzi... Perché le partite durano almeno 60’, e anche di più. Come quella tra Lugano e Ginevra Servette, che nel terzo è caratteriz­zata da un nuovo colpo di scena. In coda a uno dei migliori momenti della formazione di Ire- land, gli ospiti riportano lo score in parità grazie all’accoppiata formata da Loeffel e Romy. Segna Loeffel con un tiro dalla distanza nemmeno troppo secco, ma con Merzlikins nella circostanz­a coperto nella visuale da Sanguinett­i, che fors’anche corregge leggerment­e il disco nella sua traiettori­a. È una rete quasi estemporan­ea, ma pesantissi­ma ai fini dell’esito della partita. Che infatti si riapre di botto anche per occasioni e opportunit­à. Nei minuti che restano fino al termine dei regolament­ari le occasioni si moltiplica­no su entrambi i fronti. Il Lugano va vicinissim­o al gol con Brunner e Hofmann, che a tre riprese tentano di battere Giovannini. Ma ad avere la meglio è il portiere ospite. Merzlikins, sull’altro fronte, ha pure lui il suo bel daffare. E, anche lui, abbassa la saracinesc­a, che rimane ben calata fino al termine dei tempi regolament­ari. Il prolungame­nto è di quelli che mettono a dura prova le coronarie dei deboli di cuore. Lugano e Ginevra lo giocano a viso aperto, inscenando una sorta di botta e risposta. I padroni di casa spingono e vanno vicini al gol; sulla ripartenza, Loeffel centra il palo. Ma pochi secondi dopo, lo stesso giocatore, servito ancora da Romy, fa però centro e chiude il match.

 ?? TI-PRESS/PUTZU ?? Due gol su quattro li firma Loeffel, che gioca un brutto scherzo ai suoi futuri compagni
TI-PRESS/PUTZU Due gol su quattro li firma Loeffel, che gioca un brutto scherzo ai suoi futuri compagni

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