La Resega resta tabù
La rincorsa, il sorpasso, la ripresa e poi l’amaro epilogo. Nell’overtime il Lugano si fa beffare dal Ginevra Servette.
Lugano – È una metamorfosi in corso d’opera riuscita solo a metà quella che contraddistingue la prestazione del Lugano contro il Ginevra Servette. Che prima, per metà partita, mostra il suo volto peggiore, quello cioè di una squadra che ancora pasticcia e perde troppi dischi in impostazione. E si ritrova sotto di in gol: 1-2 (alla rete d’apertura di Bezina replica Bürgler, ma il Ginevra passa nuovamente con Da Costa).
Bianconeri nuovamente k.o. sul ghiaccio amico. Ed è la quarta volta nelle ultime cinque partite
Poi, come d’incanto, da metà partita, ecco accendersi la luce, e i bianconeri allora innestano la marcia superiore piazzando quegli affondi che permettono loro di ribaltare il parziale. Ci pensano dapprima Hofmann e poi Fazzini, il primo al termine di una bell’azione da posizione defilata rispetto a Giovannini, il secondo, proprio a fil di sirena, insaccando nel sette un siluro su ingaggio vinto da Lapierre: 3-2. Finisse così, ci sarebbe modo di rallegrarsi per una serata iniziata in sordina, ma portata a termine nel migliore dei modi. Ma non va a finire così. Anzi... Perché le partite durano almeno 60’, e anche di più. Come quella tra Lugano e Ginevra Servette, che nel terzo è caratterizzata da un nuovo colpo di scena. In coda a uno dei migliori momenti della formazione di Ire- land, gli ospiti riportano lo score in parità grazie all’accoppiata formata da Loeffel e Romy. Segna Loeffel con un tiro dalla distanza nemmeno troppo secco, ma con Merzlikins nella circostanza coperto nella visuale da Sanguinetti, che fors’anche corregge leggermente il disco nella sua traiettoria. È una rete quasi estemporanea, ma pesantissima ai fini dell’esito della partita. Che infatti si riapre di botto anche per occasioni e opportunità. Nei minuti che restano fino al termine dei regolamentari le occasioni si moltiplicano su entrambi i fronti. Il Lugano va vicinissimo al gol con Brunner e Hofmann, che a tre riprese tentano di battere Giovannini. Ma ad avere la meglio è il portiere ospite. Merzlikins, sull’altro fronte, ha pure lui il suo bel daffare. E, anche lui, abbassa la saracinesca, che rimane ben calata fino al termine dei tempi regolamentari. Il prolungamento è di quelli che mettono a dura prova le coronarie dei deboli di cuore. Lugano e Ginevra lo giocano a viso aperto, inscenando una sorta di botta e risposta. I padroni di casa spingono e vanno vicini al gol; sulla ripartenza, Loeffel centra il palo. Ma pochi secondi dopo, lo stesso giocatore, servito ancora da Romy, fa però centro e chiude il match.