Massagno si gioca un posto nella Final Four

Ci si giocano stasera le ultime due poltrone per le semifinali di Swiss Basketball League Cup in programma il 27 e 28 gennaio a Montreux (il Lugano è già sicuro di esserci). In campo la Sam Massagno che gioca a Neuchâtel, mentre Ginevra riceve il Boncourt. Due partite decisamente aperte, anche se le padrone di casa hanno un leggero margine dovuto al fattore campo. La Sam ha le carte in regola per affrontare i neocastellani a viso aperto. La crescita della squadra di Gubitosa è evidente, anche se già a inizio stagione si era visto come la scelta degli stranieri fosse buona. L’ingaggio di Ongwae, determinato dagli infortuni di Roberson e Moore, ha permesso ai biancoblù di chiudere il cerchio, nel senso che, con quattro stranieri e Aw, è una compagine veramente completa. Anche perché Ongwae si è rivelato un ottimo acquisto sotto tutti i punti di vista e, benché la dirigenza smentisca, crediamo che sarà riconfermato fino al termine della stagione e non rimandato a casa il 26 dicembre, visto anche il probabile intervento chirurgico per Andjelkovic. Contro Neuchâtel sarà fondamentale mettere in campo la difesa che, sinora, è stata la miglior arma di Bracelli e compagni. I neocastellani hanno appena ingaggiato un signor giocatore che risponde al nome del serbo Milovan Rakovic, classe 1985, 208 cm e ruolo 4-5, che nella stagione 2015/16 ha giocato in Spagna con la Joventut Badalona: giocatore dalla grande esperienza in Europa dove ha vinto titoli e coppe, dall’Italia alla Lituania, alla Russia alla Spagna. Insomma, una gatta da pelare in più, anche se avrà solo un paio di allenamenti nelle gambe e con la squadra. Per Gubitosa non ci sono discussioni: «Con tutto il rispetto per gli avversari, conta il nostro collettivo, la capacità di sacrificarsi, soprattutto in difesa dove dobbiamo concedere poco». Avete buone rotazioni, cosa ti aspetti? «Senza voler mettere pressione, spero di avere sempre qualche punto importante dai nostri giovani, per fare la differenza. Martino, Bracelli e Appavou devono essere più incisivi anche se stanno in campo pochi minuti». MEC