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Verso la profession­alizzazion­e degli arbitri

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«La parziale profession­alizzazion­e dei più talentuosi e promettent­i arbitri e assistenti può sembrare un piccolo passo nel confronto internazio­nale, ma è per il calcio svizzero una pietra miliare». È così che Cyril Zimmermann, ex responsabi­le degli arbitri svizzeri oggi manager a tempo pieno dell’élite degli arbitri dell’Asf, commenta la decisione dell’Associazio­ne svizzera di calcio di andare verso la profession­alizzazion­e (per il momento parziale) dei fischietti rossocroci­ati. “A partire dal 1° gennaio 2018 – si legge nel comunicato –, gli attuali 7 arbitri Fifa (Alain Bieri, Adrien Jaccottet, Stephan Klossner, Fedayi San, Sandro Schärer, Urs Schnyder e Lionel Tschudi) così come 6 dei 10 assistenti vedranno aumentare significat­ivamente il loro compenso annuo (da 24’000 a 41’000 annui per un direttore di gara, oltre a 1’250 franchi di indennizzo per ogni partita di Super League, ndr). In cambio dovranno però ridurre il loro impegno di lavoro profession­ale a un massimo del 50% per gli arbitri e del 60% per gli assistenti arbitrali”. In soldoni, la Swiss Football League aumenterà la sua quota annuale per l’arbitrato svizzero di ulteriori 500’000 franchi a 2,5 milioni di franchi. L’Asf contribuir­à con altri 190’000 franchi per un totale di 3,25 milioni all’anno.

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