Minoretti (Lega) lascia. Caverzasio: ‘Occorre presenza’
Silvana Minoretti, eletta in Gran Consiglio nel 2015 per la Lega, ha rassegnato le dimissioni. Nella lettera inviata alla segreteria del parlamento la deputata – che siede tra l’altro nella Commissione speciale tributaria – spiega di dover rinunciare alla carica a causa dei troppi impegni professionali. «Premetto di non aver ancora ricevuto comunicazione dalla collega, se non perché figuro in copia nella lettera di dimissioni che ha inviato ai servizi del parlamento – spiega Daniele Caverzasio, capogruppo leghista –. La sua scelta comunque è una scelta logica, legata ai suoi impegni professionali: per la sessione di questa settimana è stata assente lunedì, mercoledì e giovedì. Martedì era fuori dall’aula al telefono». Proprio nel momento (un caso?) in cui il parlamento si esprimeva sull’iniziativa per reintrodurre la possibilità di congiungere le liste alle elezioni cantonali e comunali: la sua assenza dal banco ha inchiodato il voto in parità, con il conseguente rinvio a gennaio. Un’assenza pesante, quella di Minoretti, perché la Lega ha votato compatta per il sì... non è che le dimissioni sono la conseguenza dell’episodio? «Diciamo che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. È chiaro che in una situazione del genere come gruppo ti conti. Quindi la domanda a sapere se riesce a garantire la sua presenza si pone». Come capogruppo è intervenuto? «Non nego di averle fatto un discorso di responsabilità nei confronti dei cittadini che l’hanno votata – spiega Caverzasio –. C’è bisogno di gente presente, e se uno non ce la fa (il che è del tutto comprensibile), allora è giusto prenderne coscienza e agire di conseguenza». Il subentrante è Daniele Casalini. SCA Introdurre nella legge sugli assegni di famiglia un congedo maternità cantonale pagato dalla quindicesima alla ventesima settimana dopo il parto: è quanto chiede l’iniziativa parlamentare generica depositata giovedì da Raoul Ghisletta (Ps) e sette deputate Ps/Ppd/Verdi, che sollecita un sostegno pubblico alle mamme in aggiunta al congedo previsto per 14 settimane dalla Legge federale per l’indennità perdita di guadagno in caso di maternità (Lipg). Grazie alle 6 settimane di congedo maternità cantonale le madri lavoratrici assicurate in Ticino beneficerebbero così di 20 settimane di congedo maternità pagato all’80% (il datore di lavoro può completare la parte salariale mancante). Le condizioni relative all’ottenimento e le modalità di versamento dell’indennità cantonale – suggeriscono i firmatari dell’atto parlamentare – dovranno essere analoghe a quelle previste dalla legislazione del Canton Ginevra, dove già esiste questo strumento di politica familiare. La Confederazione riconosce ai cantoni il diritto di prevedere un regime più favorevole nella durata e nel montante del congedo maternità.