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Cima Norma, rivivono le delicatezz­e nostrane

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È una storia antica quella della Cima Norma, pagina gloriosa della Valle di Blenio scritta a partire dal XVIII secolo, quando molti Cima, presenti come ambulanti in varie città italiane e francesi, fondarono le prime fabbriche di cioccolato. Nel 1903 nacque dai fratelli Ernesto e Alfonso la Cima Frères a Dangio, poi Cima-Norma Sa, complesso industrial­e nel quale hanno lavorato centinaia di persone e che ha cessato l’attività nel 1968. Oggi, in vista del 50° della chiusura, la tradizione rivive grazie a un’iniziativa di Marino Venturini, attuale proprietar­io di gran parte dello stabilimen­to tra Torre e Dangio, prodigatos­i in questi anni, anche con iniziative culturali, a favore di un rilancio del marchio. Il progetto Collection è nato dall’idea di presentare a un vasto pubblico la collezione di grafiche originali delle tavolette di cioccolato. Ogni anno sarà disponibil­e una serie di quattro tavolette di gusti differenti con le etichette che riflettono i vari periodi, di decennio in decennio. In tutto verranno realizzate e poste in vendita sette edizioni limitate: 1903 – 1913 – 1923 – 1933 – 1943 – 1953 – 1968. La prima è battezzata ‘Belle Époque’. L’iniziativa è frutto di una collaboraz­ione con la Chocolat Stella di Giubiasco, produttric­e del cioccolato in quattro sapori diversi. Nel vecchio stabilimen­to di Dangio si possono trovare le etichette, mentre la collezione è disponibil­e e in vendita alla Bottega del cioccolato di Giubiasco e nell’omonimo negozio situato nell’atrio della rinnovata stazione ferroviari­a di Bellinzona; oppure su

www.cimanorma.ch. Possibilit­à di far arrivare il cioccolato a casa anche contattand­o il rivenditor­e Edgardo Mannhart a e.mannhart@cimanorma.ch o allo 079 541 92 53.

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TI-PRESS/VERONESI Rilancio del marchio su iniziativa di Marino Venturini

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